Anteprima, Tematiche trattate in Gideon la nona di Tamsyn Muir.

“«La vita è una tragedia» disse Dulcinea. «Chi muore ci lascia qui, senza la possibilità di cambiare un bel niente. È la totale mancanza di controllo… una volta che qualcuno muore, il suo spirito è libero per l’eternità, anche quando proviamo ad afferrarlo, a intrappolarlo o a usare l’energia che crea. Oh, so bene che a volte ritornano… o possiamo richiamarli, alla maniera della Quinta… ma persino quell’eccezione alla regola dimostra la loro superiorità su di noi. Vengono soltanto quando li imploriamo.”

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Benvenuti in questo Review Party/Blog Tour organizzato da me con il permesso di librimondadori, che ringrazio per la copia.
Ringrazio la oscarvault per la sua bellissima collana.
Ringrazio lalibreriadiophelia per il banner 😀

Titolo: Gideon la nona di Tamsyn Muir.
Titolo originale: Gideon the ninth.
Uscita: Il 17 novembre 2020.
Pagine: 456.
Editore: Mondadori.
Collana: Oscar Fantastica. Oscar Mondadori Vault.
Costo: 22 euro.
Genere: Fantasy.
Trama: “Gideon la Nona di Tamsyn Muir ci svela una galassia di duelli a fil di spada, spietati giochi di potere e necromanti lesbiche. I suoi personaggi saltano fuori dalla pagina, magistralmente animati come arcani redivivi. Allevata da ostili monache calcificate, valletti vetusti e un’infinità di scheletri, Gideon è pronta ad abbandonare una vita di schiavitù – nell’aldiquà – e una da cadavere rianimato – nell’aldilà. Prenderà la sua spada, le sue scarpe e le sue riviste zozze e si preparerà a un’audace fuga. Ma la nemesi della sua infanzia non la lascerà di certo andare senza chiederle qualcosa in cambio. Harrowhark Nonagesimus, Reverenda Figlia della Nona Casa e prodigio della magia ossea, è stata convocata. L’Imperatore ha invitato tutti gli eredi delle sue fedeli Case a prendere parte a un torneo all’ultimo sangue fatto di astuzia e abilità. Se Harrowhark avrà successo, diventerà un’onnipotente servitrice immortale della Resurrezione; ma nessun necromante può ambire all’ascensione senza un paladino. Senza la spada di Gideon, Harrow fallirà e la Nona Casa morirà. Chiaro, ci sono sempre cose che è meglio se restano defunte.”

Cari Readers! 😀
In questo secondo articolo, parleremo delle tematiche trattate all’interno di questo romanzo.
Qui trovate la recensione: https://alessandranekkina9372.altervista.org/anteprima-di-gideon-la-nona-di-tamsyn-muir/

Tematiche trattate

L’omosessualità. Ho apprezzato il modo in cui viene trattato in questo romanzo.
Non ci sono battaglie per i diritti, non ci sono guerre interne al luogo dove si trovano.
Viene trattato come una cosa normale, cosa che è in effetti, anche se purtroppo ancora oggi la comunità LGBTQ deve lottare per i propri diritti.
Diritti che dovrebbero avere in quanto esseri umani.
Ci troviamo nel futuro, in un sistema solare dove sembrano essere tutti avanzati su molti aspetti.
Spero di spiegarmi bene, ma non l’ho percepito come un romanzo che volesse spiegare le lotte che sono costretti a fare quotidianamente.
Dovendo quasi sempre nascondersi.
Ma l’ho percepito come un dato di fatto, del tipo “l’amore è amore”, punto.
Come dovrebbe essere, ma non tutti la vedono in questo modo purtroppo.
Gideon è palesemente omosessuale, ama le ragazze e lo dichiara praticamente fin dalle prime righe, quando nel fare la borsa per scappare, prende anche le riviste zozze con all’interno ragazze.
Lei è così e basta, non si crea problemi nel dirlo.
Non ha problemi se qualcuno lo scopre.
Anche se purtroppo non mancherà chi le dimostrerà ribrezzo per questo suo amare il suo stesso genere.
Però non è il perno principale come in altri romanzi, dove i protagonisti devono costantemente lottare per i propri diritti.
Mi fa sperare.
Mi fa sperare in un mondo migliore, in un futuro migliore.
Dove uno non dovrà più dichiarare di essere etero, omosessuale, bisessuale o transessuale.
Ma dove si parlerà semplicemente di amore.
Amore e basta.
Ho davvero apprezzato il modo in cui l’ha trattato, poi sono rare/ i le/i protagoniste/i LGBTQ.
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Lo schiavismo. Lo schiavismo sembra sia stato cancellato dall’esistenza.
Ma purtroppo non è così, in alcune realtà esiste ancora e in questo romanzo viene denunciato in qualche modo.
Vediamo Gideon che viene rapita da neonata, cresciuta in un mondo orribile, oscuro.
Dove nessuno la ama, ma la crescono come un oggetto di propria proprietà da usare a proprio piacimento.
Le dicono che non è loro schiava, che loro l’hanno salvata.
Ma le dicono anche che lei è in debito con loro, perché loro le hanno dato da mangiare e un posto dove dormire.
Quindi le impediscono di avere la propria libertà, la propria vita, il libero arbitrio e di andarsene altrove.
Quale persona dice ad un’altra di essere in debito, perché ti ha cresciuto?
Harrow tratta continuamente Gideon come sua schiava.
Sarebbe bastato essere più gentile e amorevole nei suoi confronti, durante tutti quegli anni, da parte di tutti loro.
Forse Gideon non si sarebbe sentita così in trappola.
Forse non avrebbe mai provato il desiderio di andarsene e scoprire le sue origini.
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Parità dei sessi. E’ sempre bello trovare in un romanzo, soprattutto dove si parla di mestieri particolari o di guerrieri, la giusta parità tra uomo e donna.
Purtroppo al giorno d’oggi noi donne dobbiamo ancora lottare per i nostri diritti, così come gli uomini in altri ambiti.
Ma noi donne dobbiamo sempre, costantemente lottare per dimostrare il nostro valore.
In questa storia invece è normale, – come dovrebbe essere- , vedere uomini e donne lottare insieme.
Competere chi per essere il miglior necromante, chi il miglior guerriero.
Mi piace com’è stato affrontato questo argomento.
Senza nessuno che osi dire che la donna non sia in grado, ma anzi, temendo l’avversario in quanto forza e in quanto avversario.
Non in base al genere.
Scegliendo in base alle qualità, forza e non in base ad altro.
Anche in questo caso, mi fa sperare per il futuro.
Un futuro migliore, dove donne e uomini avranno pari diritti in tutti i campi.
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Differenze sociali. Uno dei temi affrontati secondo me è proprio questo.
Non in tutte  le case, ma alla Nona per esempio, dove ci viene mostrato anche uno spaccato di vita prima della loro partenza.
E’ chiara la differenza tra la classe sociale alta, quindi quella di Harrow, dove praticamente lei ha tutto e quelli più vicino a lei hanno potere e tutto quello che vogliono.
E gli altri, chi tra essere un semplice cittadino, chi invece è uno schiavo.
Nessuno delle due categorie conta molto per loro.
Quando Harrow vuole qualcosa, se la prende e basta.
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Malattia. Difficilmente in un fantasy si trova la malattia tra le righe.
Sembra che mai nessun guerriero o guerriera possa ammalarsi.
Ma purtroppo la malattia esiste e non dev’essere considerata una debolezza.
Troviamo una delle necromanti malate purtroppo.
E viene affrontato durante la narrazione questo fatto.
Non viene mai vista come un tabù o una debolezza.
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Odio e vendetta. Fin dalle prime righe, percepiamo l’odio da parte di entrambe le protagoniste.
Gideon nei confronti di Harrow e di tutta la Nona casa. Solo una persona è esente dal suo odio.
E la sua voglia di vendicarsi di Harrow e tutti loro, per quello che ha subito.
Per tutto il male ricevuto da quando è nata e quindi non solo escogita sempre modi per scappare via.
Ma se ne frega delle loro regole, del loro modo di comportarsi.
E’ una ribelle all’interno di una casa molto opprimente.
Si vendica facendo “dispetti” e progettando una mega importante vendetta nel futuro.
Odio da parte di Harrow nei confronti di Gideon, non spiegato inizialmente, ma nel corso del romanzo si.
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Violenza. Il romanzo è impregnato di violenza.
Violenza da tutte le parti.
Nell’addestramento, nelle vendette, negli omicidi all’apparenza senza motivo.
C’è molta violenza, ma non solo fisica, anche psicologica.

Spero vi sia piaciuto come approfondimento.
Qua sotto gli altri Blog:

“Era come se stesse saccheggiando tutti i cassetti del suo cervello nel tentativo di trovare le parole giuste da indossare.”