Approfondimenti su La vita invisibile di Addie La Rue di V.E. Schwab.

“Il fatto è che Henry non sa che altro inventarsi e tantomeno ha la forza di mollare tutto; quello è l’unico posto da cui nessuno l’abbia ancora sbattuto fuori.
E la verità è che lo adora. Ama l’odore dei libri e il loro peso compatto sui ripiani, la presenza dei vecchi titoli e il sopraggiungere di quelli nuovi, senza contare che una città come New York non resterà mai a secco di lettori.”

Cari Readers! 😀
Qualche giorno fa, esattamente il 27 novembre, ho pubblicato la mia recensione di questo meraviglioso romanzo, per il Review Party a cui ho partecipato.
Organizzato da onmybookcases, che ringrazio per avermi contattata.
E la librimondadori per averci permesso di leggerlo in anteprima.
E la oscarvault per la collana meravigliosa.
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E qui potete trovare la recensione: https://alessandranekkina9372.altervista.org/anteprima-di-la-vita-invisibile-di-addie-la-rue-di-v-e-schwab/
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Il fatto è, che non riesco a togliermi dalla testa questo romanzo meraviglioso e crudele allo stesso tempo.
Mi spiego meglio, nella mia enorme recensione ho cercato di trattenermi, per due motivi:
1) perchè ho scritto veramente un papiro di recensione.
2) perchè non volevo farvi spoiler, e in questo caso alcuni spoiler si trovavano anche tra il parlare di alcuni personaggi e alcune tematiche.
Nella recensione troverete diverse tematiche di cui ho parlato, qua altre.
Così come i personaggi, ho parlato maggiormente di Addie e poco di Henry e Luc, qua approfondirò un pò di più.
E vi parlerò anche del finale.
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QUINDI SE NON AVETE LETTO IL ROMANZO, NON PROSEGUITE CON L’ARTICOLO.
E MI RACCOMANDO, LEGGETE PRIMA LA RECENSIONE CHE TROVATE SOPRA, O NON CAPIRETE PARTE DEL MIO DISCORSO.
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Prima vi lascio nuovamente la trama.

Titolo: La Vita Invisibile di Addie La Rue di V. E. Schwab.
Titolo originale: The Invisible Life of Addie LaRue.
Uscita: Il 24 novembre 2020.
Pagine: 492.
Editore: Mondadori.
Collana: Oscar Fantastica. Oscar Mondadori Vault.
Genere: Historical Fantasy. Fantasy.
Costo: 24 euro.
Trama: Nel 1714, Adeline LaRue incontra uno sconosciuto e commette un terribile errore: sceglie l’immortalità senza rendersi conto che si sta condannando alla solitudine eterna.
Tre secoli di storia, di storie, di amore, di arte, di guerra, di dolore, della solennità dei grandi momenti e della magia di quelli piccoli.
Tre secoli per scegliere, anno dopo anno, di tenersi stretta la propria anima.
Fino a quando, in una piccola libreria, Addie trova qualcuno che ricorda il suo nome. “

«Che stai facendo?»
Sgrana gli occhi e lo trova a braccia conserte sulla soglia. Il sole è calato e la luce sta già scemando.
«Ti aspettavo» risponde lei, facendosi piccola piccola. «Volevo scusarmi» prosegue.
«Per la storia del libro.»
«Non importa» la liquida lui bruscamente.
«Sì, invece» seguita Addie, tirandosi su. «Fatti offrire un caffè.»
«Non serve.»
«Insisto. Per scusarmi.»
«Sto lavorando.»
«Ti prego.»
Dev’essere per la maniera in cui lo dice, per quel misto di speranza e disperazione, per il fatto evidente che è più importante di un libro o di un “mi dispiace”, che il ragazzo la guarda fisso negli occhi come se lo stesse facendo adesso per la prima volta. Nel suo sguardo c’è qualcosa di strano, di inquisitorio, ma qualunque cosa vede mentre la scruta gli fa cambiare idea.
«Un caffè» sentenzia. «E sta’ alla larga dal negozio.»
Addie sente i polmoni riempirsi di colpo d’ossigeno. «Affare fatto.»

I Personaggi

Mi immagino Addie con il volto di Kristen Stewart <3

Personalmente me li immagino così:
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Addie. (Questa parte la troverete anche nella recensione che ho pubblicato qualche giorno fa).
E’ un personaggio molto forte, determinata, decisa, ribelle e non si arrende mai.
Anche quando sembra vacillare per un istante, prende in mano la sua vita e non si arrende.
Non dandogliela mai vinta al nemico.
Mi sono sentita molto in sintonia con Addie.
Sono entrata subito in empatia con lei, perché ho compreso fin da subito il suo malessere.
Il suo magone, il senso di soffocamento che provava all’idea di una vita già prestabilita per lei.
Una vita dove sembrava non aver voce in capitolo.
La società intera e sua madre, avevano già deciso il suo destino, il suo percorso.
Per loro Addie aveva valore solo in quanto moglie e madre.
Nient’altro poteva esserci per lei.
Questa cosa la stava facendo impazzire, la stava facendo soffocare, vivere male.
Addie ha sempre e solo voluto avere il libero arbitrio.
Addie ha sempre solo desiderato di essere libera, scegliere la sua strada.
Viaggiare, lavorare, amare se davvero avrebbe trovato l’uomo giusto sulla sua strada.
Addie voleva essere indipendente, non essere di proprietà di nessuno, che è diverso dal desiderare di star sola e non voler nessuno.
E’ il Dio o Diavolo/Oscuro che le è apparso, ha travisato volutamente il suo desiderio.
Maledicendola per crudeltà e per capriccio.
Ma lei non si arrenderà, anzi, ad un certo punto farà di lui il suo obbiettivo.
Lui farà un altro passo falso e lei inizierà così a tirare avanti per vendetta.
Per non dargliela vinta.
Al giorno d’oggi per fortuna questo pensiero è meno radicato nella nostra società, ma in parte c’è ancora e in alcuni luoghi è ancora molto presente invece, per sfortuna.
Ma ancora oggi alcuni uomini maschilisti e a volte anche donne che sanno essere maschiliste, vedono la donna solamente come una moglie e una madre.
Personalmente questa cosa a me ha sempre spaventato.
Perché si che nessuno oggi, nella nostra società obbliga qualcuno a sposare una persona che non si ama. (A parte in alcuni luoghi).
Ma questa credenza sbagliata, esiste ancora.
Se una donna vuole far carriera e magari non desidera figli, viene vista male da molte persone.
Io in quanto donna, voglio essere considerata come una persona prima di tutto.
Con sogni e desideri.
Non come un oggetto utile solo per essere una moglie e una madre.
Ma tra tutto l’insieme, anche una moglie e una madre se lo desidero.
Per questo capisco la sua disperazione.
Comprendo l’errore fatto in un momento di disperazione.
In più mi sono sentita vicino a lei, anche per il suo legame con il padre.
Addie è molto legata con il padre, che l’ha sempre sostenuta e voluto bene per com’era.
Non ha mai preteso da lei quello che invece pretendeva la madre.
Capisco anche il suo legame di amicizia con Estelle e Isabelle, un legame forte e sincero. Vero.
Per questo ci sono dei passaggi dove mi si è spezzato il cuore.
Un fatto curioso che mi ha fatto sorridere, che Addie è nata il 10 marzo ed è quindi dei pesci.
E si lamenta del cambio di stagione di quel periodo, del non saper mai come vestirsi.
Io sono nata il 12 marzo, ed è la prima volta che trovo un personaggio quasi nato il mio stesso giorno.
Che capisce l’odio dell’inverno e dell’’aspettare il caldo.

Henry me lo immagino con il volto di Henry Cavill <3

Henry. (Una parte la troverete anche nella recensione che ho pubblicato qualche giorno fa).
E’ un personaggio che apparirà all’improvviso nella sua vita.
In modo del tutto inaspettato e il lettore si renderà conto che sicuramente c’è qualcosa che non va.
Qualcosa nel suo passato che lo fa soffrire, quasi una maledizione simile a quella di Addie.
Ci rendiamo conto che potrebbe esserci qualcosa nel suo passato, che colleghi il fatto che lui riesca a ricordare Addie.
E’ un personaggio dolce, divertente, che vorrebbe solo essere felice e amato per quello che è davvero.
Ama collezionare tazze, vivrebbe di cioccolato e ha libri ovunque.
Mi ha conquistata subito, come Addie.
Henry è tutti noi in un certo senso.
Mi sono subito trovata in sintonia anche con il suo personaggio.
Henry non viene compreso completamente dalla sua famiglia, non viene accettato per il suo essere se stesso.
Ne dalla famiglia, ne dalle persone che vorrebbero quasi cambiarlo.
Come per esempio una sua ex.
Solo gli amici lo accettano per quello che sono.
Henry non si sente mai abbastanza.
Sembra che ogni cosa che lui faccia non vada mai bene.
Non fa il lavoro giusto.
Non si comporta nel modo giusto.
Nulla va mai bene per gli altri.
Non dice mai le cose giuste.
Sente addosso una pressione enorme, costante.
Sente una sofferenza, un dolore, quella tristezza di non sentirsi mai adatto.
Quella solitudine che soffoca, che ti prende il cuore e lo stritola.
E in un momento di enorme vulnerabilità, quel maledetto dell’Oscuro se ne approfitterà e gli farà fare a tradimento un patto orribile.
Posso comprendere perché dalla disperazione accetta.
In più non era lucido, non solo perché aveva bevuto e avevo preso una sostanza.
Non era lucido mentalmente, perché stava soffrendo enormemente.
Henry poi si può dire che è un nerd, quindi tutti i lettori possono identificarsi ancora di più in lui.

Luc me lo immagino con il volto di
Matt Bomer <3

L’oscuro/Diavolo/Luc. (Una parte la troverete anche nella recensione che ho pubblicato qualche giorno fa).
L’antagonista si presenta come uno degli Dei antichi e come un essere veramente crudele, spietato e capriccioso.
Maledice Addie travisando volutamente il suo desiderio disperato, rendendo la sua vita atroce, difficile, un incubo per divertimento.
Per capriccio e per poter così reclamare il prima possibile la sua anima, come ricompensa del suo atto di crudeltà.
Una beffa continua contro Addie.
Il lettore si domanderà più volte il perché.
Perché tanta cattiveria e crudeltà?
E si domanderà, tre secoli non sono abbastanza come punizione per averlo invocato?
Ma non finisce qua, durante la lettura, il lettore verrà a scoprire tantissimi atti crudeli che fa ad Addie.
Come bruciarle casa, portarla dall’altra parte del mondo e abbandonandola la.
Rovinarle le serate, tormentarla ogni anno nel giorno del patto.
Scopriremo che ruba spesso anime con patti volutamente meschini, crudeli, travisandoli.
Stessa cosa che farà con Henry, lo stesso che metterà sulla strada di Addie.
Li muoverà come burattini.
Non tenendo in conto, che loro si sarebbero innamorati sul serio.
Poi, dopo averle tolto tutto a Addie, la famiglia, amici e la sua vita.
Ha il coraggio di dirle di amarla.
Ma quello che lui prova non è amore.
Ma ossessione, possessione, una sfida.
Lei è la prima ad averlo sfidato e a tenergli testa.
Lui è intrigato da questo e dal fatto di essere l’unico a ricordarla.
Percepisce il potere in tutto questo, ed è questo che lo eccita, che lo attira.
Lui le ha fatto terra bruciata intorno, la considera un oggetto di sua proprietà.
Un giocattolino con cui divertirsi nella noia della sua eternità.
Lui non è capace di amare, non sa cosa sia l’amore, perché se lo sapesse la lascerebbe finalmente libera.
Gioca sul fatto che lei si senta estremamente sola e la seduce in quel modo.
Ma poi lei finalmente si sveglia e lo rivede di nuovo per quello che è.
Personalmente me la prendo solo con lui e non anche con Addie, perché comprendo che lei in quei momenti si sentiva sola.
Lui gioca su questo fatto, lui la manipola, la controlla, per lui è tutto un gioco.
Dice di amarla, ma l’amore non è quello che pensa lui.
Il suo se fosse davvero amore, sarebbe un amore malato.
Sono rimasta seriamente sconvolta dalla sua crudeltà continua, senza un motivo.
Ma per il puro piacere di farlo, di essere così.

Personalmente mi sono immagina Kris e Henry per Addie e Henry, ma visto che all’interno del romanzo viene citata più volte la strana somiglianza tra Henry e Luc, ho scelto come volto per quanto riguarda la mia personale immaginazione, Matt Bomer per Luc.
In quanto Matt Bomer assomiglia a Henry Cavill, l’avete mai notato?
Ovviamente mi piace molto come attore eh, solo che odio Luc come personaggio, quindi sinceramente non mi sono mai immaginata il suo volto.

Tematiche trattate


Nella recensione, vi ho parlato di tematiche come:

La lotta delle donne
L’immortalità
La bisessualità

Però avrei voluto parlarvi anche di altre tematiche, non l’ho fatto perchè mi sono resa conto che sarei sfociata nello spoiler.
E’ uno di quei rari casi, che parlare di una tematica trattata nel romanzo o in modo più approfondito di un personaggio, sarebbe stato spoiler.
Quindi vi parlerò anche di:
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Bisessualità e omosessualità.
Nella recensione vi ho parlato principalmente della bisessualità di Addie.
Ma in realtà anche Henry si scopre nel corso della lettura, essere bisessuale.
Così come viene affrontata l’omosessualità con i personaggi di Bea, che è lesbica.
E Robbie che è gay.
Quindi il tema LGBTQ, è affrontato in diversi modi.
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Suicidio.
Anche se brevemente, tocca in modo delicato il tema del suicidio.
Mostrando come a volte la tristezza, la depressione, la delusione possa portare ad un gesto estremo.
Ma mostra anche come in realtà la voglia di vivere sia enorme in chi pensa al suicidio.
Vorrebbe solo essere apprezzato e amato.
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Amore malato, sbagliato, ossessivo, tossico.
Luc è il villain di questa storia.
E’ il Dio capriccioso e crudele che ha maledetto Addie e che nel corso dei secoli continua a pretendere la sua anima.
Farà di tutto per farla cedere, arrendere.
Ad un certo punto sembra smettere, e lui dichiarerà di amarla.
Ma il suo non è amore, il lettore se ne rende conto immediatamente.
La sua è ossessione.
Possessione.
L’eccitazione di avere letteralmente tra le mani il potere di fare quello che vuole della vita di lei, di controllarla.
Se anche fosse un sentimento diverso da quello che provava inizialmente per lei,
non è amore.
Perché lui non sa cosa vuol dire amare.
Non è amore quando ti chiude.
Quando ti fa terra bruciata intorno.
Quando ti maledice e non ti lascia libera, quando può sciogliere il patto se solo volesse.
Non è amore quando ti diverti a vederla soffri re, piangere.
Quando in prima persona ti adoperi per tormentarla.
Quando le porti via letteralmente tutto.
Il suo non è amore, ma eccitazione di avere tra le mani una vita e farne quello che vuole.
Come può essere amore, quando godi nel vederla venderti l’anima per la seconda volta (per una buona causa), e invece di svegliarti e dire: “cavolo, forse quello che lei prova per Henry è amore. E’ tenere a qualcuno”, prendi e godi nel vederla cedere.
Godi nell’averla tra le mani.
Senza renderti conto che lei ti detesta.
Che lei è li non per scelta di amore ricambiato, ma per salvare un’altra persona dalle tue grinfie.

Il finale

Ho sentito pareri contrastanti sul finale, c’è chi l’ha amato e chi l’ha odiato.
Ma in generale questo romanzo non è per tutti.
E’ particolare, o lo si ama o lo si odia.
O lo si trova meraviglioso o lo si trova noioso.
Non esistono vie di mezzo.
Per quanto mi riguarda, l’ho trovato coerente.
Sono stata consapevole fin dall’inizio che non avrebbe avuto un lieto fine, lo si percepisce tra le righe.
Nella mia testa mi ero fatta diverse ipotesi e mai mi sarei immaginata un finale così straziante.
Quindi mi ha sorpresa ed è sempre bello restare sorpresi.
Riflettendo sugli avvenimenti, lo trovo molto coerente con la storia e i personaggi.
Anche se ho pianto veramente, ma veramente tanto.
In teoria è un autoconclusivo, ma spero in un seguito.
Voglio proprio vedere Addie fargliela pagare a Luc.
Quindi in conclusione, ho amato follemente questo romanzo.
Anche se quante lacrime ho versato!

“Henry Strauss è premuroso e gentile” vorrebbe dirgli lei. “È sveglio, brillante, dolce e caloroso. È tutto quello che tu non sei.”