Come una piuma di Dayna Lorentz.

“Ci vuole tempo per imparare a udire il mondo.”

Titolo: Come una piuma di Dayna Lorentz.
Titolo originale: Of a Feather.
Uscito: Il 16 febbraio 2021.
Pagine: 298.
Editore: DeAgostini.
Collana: DeAPlaneta.
Genere: Narrativa per ragazzi.
Costo: 14.90 cartaceo. 6.99 ebook.
Trama: “Reenie è sola, è arrabbiata, niente di quello che fa è mai abbastanza. Forse è per questo che sua madre l’ha abbandonata, lasciandola a vivere nella tenuta in campagna della zia. Rufus invece non è mai stato solo, finora. È sempre stato accudito e nutrito, nel nido dell’Albero Casa, ma dall’incontro notturno con un immenso mostro con i fanali accesi, mamma gufa non è più tornata da lui. Rufus però non può restare ad aspettarla per sempre, deve uscire, se vuole sopravvivere, anche se nessuno gli ha ancora insegnato a cacciare. Basta un piccolo passo fuori dal nido e Rufus cade. Non ha fratelli, non ha amici. Nemmeno Reenie ha fratelli o amici, e la nuova scuola è sempre implacabile con “la ragazza nuova”, ma poi la zia le chiede di occuparsi di un piccolo gufo ferito che ha raccolto sul ciglio della strada e Reenie è costretta a tornare a lottare. In quel momento, per Rufus, il gufo orgoglioso che detesta le creature non piumate, e per Reenie, la ragazzina che conosce solo la tristezza, il buio diventa meno minaccioso. E finalmente non più soli, entrambi si preparano a dispiegare le loro magnifiche ali. Età di lettura: da 10 anni.”

“Nessuno può farti del male se non gli permetti di leggerti dentro.”

Ringrazio la deaplanetalibri per la copia cartacea 🙂

Recensione: “Rennie è una bambina che si sente sempre sola al mondo, forse perché fondamentalmente lo è.
Il padre non sa chi o dove sia.
La madre sta sempre male e non può vivere con lei e l’unica casa che abbia mai conosciuto le viene strappata d’improvviso.
Rennie abita con la nonna all’inizio della storia, ma per una chiamata dei vicini impiccioni, d’improvviso arrivano gli assistenti sociali e la lasciano come un pacco postale a casa di una zia mai vista e sentita prima.
Immaginatevi di dover lasciare nel cuore della notte il vostro letto, le vostre cose, i vostri vestiti, la nonna a cui volete bene.
Lasciare la vostra casa, le vostre abitudini e la vostra scuola dove conoscete ogni angolo dover poter isolarvi.
Perché Rennie non ha neanche gli amici, perché i bambini sanno essere crudeli quando vogliono e tutti nella sua scuola sanno qual è la sua situazione a casa e l’hanno sempre tenuta a distanza e derisa.
Così Rennie si è rifugiata nei libri, nelle storie che l’avvolgevano e la proteggevano.
Rennie si ritrova in un letto sconosciuto, in una stanza sconosciuta che apparteneva a qualcun’altro prima.
Circondata da cose non sue e non sapendo ancora che il peggio deve ancora avvenire.
Una nuova scuola e la sistemazione dalla zia in modo definitivo o forse no.
Ma Rennie ha imparato sulla propria pelle che affezionarsi fa male.
Affezionarsi può portare dolore e ha imparato a non aspettarsi nulla da nessuno.
Alla sua età si è ritrovata lei a dover pensare alla madre, non vivendo un’infanzia normale come il resto dei bambini.
Rennie si sente sola, una parte di se vorrebbe legarsi a qualcuno, ma allo stesso tempo la paura le fa alzare un muro di protezione e tiene tutti a distanza.
Tutto cambia quando un giorno trova un Gufo della Virginia a terra ferito, lo prende e insieme alla zia iniziano a curarlo.
Nel mentre, per quanto prova a proteggersi e a isolarsi, a scuola Jaxon e Jamie un po’ alla volta proveranno a far breccia nel suo cuore e ad abbattere il suo muro di protezione.
Inizieranno a mangiare insieme, a lavorare ai progetti scolastici insieme.
A passare la ricreazione a parlare e Rennie pian piano, anche se la voce dentro di se le dice di fare attenzione, la mette sull’attenti, pian piano inizia a pensare che forse potrebbe avere anche lei degli amici.
Non solo, la dolce e gentile zia Beatrice, con i suoi modi riesce a fare breccia nel suo cuore.
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In modo parallelo, ci viene raccontata la storia anche dal punto di vista del Gufo.
Rufus, -il gufo-, è ancora piccolo e non sa come fare a cacciare e procurarsi così il cibo da solo.
Ci prova e ci riprova, ma inizialmente non sembra esserne in grado.
Nel frattempo la madre cerca sempre di aiutarlo, mentre il padre caccia in solitaria e la sorella maggiore lo deride.
Un giorno, mentre vola insieme alla madre, d’improvviso lei viene catturata da quello che ai loro occhi sembra un mostro, ma che il lettore forse intuisce essere qualcos’altro.
Rufus disperato la cerca, cerca ovunque, finchè stanco, affamato, rischia di essere mangiato dai corvi e si rintana con le ali tutte bagnate in un cunicolo oscuro.
Ma quando prova a volare, cade a terra e sarà a quel punto che le strade di Rufus e Rennie si incroceranno, perché è lui il gufo che lei salverà.
Inizierà così la loro storia insieme.
Una storia di due esseri viventi di diverse specie e dalla differente lingua.
Due esseri che si sentono soli, impauriti e che si ritrovano a non avere più nessuno e pensano che non avranno più nessuno a cui voler bene.
Due esseri che pensano che non avranno mai più una casa, e impareranno a fidarsi l’un l’altro.
Pian piano si fideranno, impareranno a conoscersi e a comunicare attraverso i gesti, non potendo comunicare nella stessa lingua.
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Mentre la paura di essere abbandonata nuovamente la divora (a Rennie), inizierà pian piano a guardarsi intorno, a chiedersi se forse questa sarà la volta buona di avere un posto da poter chiamare casa e qualcuno da poter chiamare famiglia.
Sarà così?
Riuscirà Rennie ad aprire il suo cuore e avere il coraggio di fare entrare altre persone?
Riuscirà a trovare la felicità nella sua nuova sistemazione?
Riuscirà a entrare in sintonia con il Gufo e a fargli capire che gli vuole bene?
Quando tutto sembra andare per il verso giusto, ecco che una nuova tempesta cadrà sulle loro vite.
Rischiando di rovinare quel poco che Rennie e la zia Beatrice hanno incominciato a costruire.
Come affronterà la situazione Rennie?

Tematiche trattate.

Solitudine e abbandono.
Una delle prime tematiche che viene affrontata all’interno di questa toccante storia, è la solitudine.
Rennie è piccola, eppure conosce già cosa sia l’abbandono e sia la paura di restare sola per sempre e di non essere mai amata
Rennie vive con la costante paura di non essere mai amata, mai apprezzata e con la paura che tutti prima o poi la abbandoneranno.
E’ convinta che nulla è per sempre e mai lo sarà.
E’ convinta nel profondo che non avrà mai una sua casa, un luogo dove sentirsi al sicuro, amato e chiamare casa propria.
Perché la sua infanzia è stata quella, solitudine e un abbandono dopo l’altro.
Rennie cammina sempre in punta di piedi, con il terrore che ogni sua mossa possa essere troppo e così rischiare di essere cacciata via.
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Amicizia.
Il tema cruciale di questa storia è l’amicizia.
Quella vera.
Quella che ti conosce pian piano profondamente e ti accetta per quello che sei.
Con tutti i pregi e difetti.
Quella con cui puoi aprirti completamente, raccontare tutto e sapere che non verrai giudicata.
Ma verrai capita e nel caso sgridata nel privato.
Quella che quando fai qualcosa insieme, il tempo passa velocemente perché stai bene.
Quella che è capace di curare le ferite dell’anima e farti nascere un sorriso spontaneo sul viso e nel cuore.

Paura e coraggio. (Possibili spoiler!).
Rennie ha paura del domani.
Ha paura del futuro incerto e di non sapere dove sarà da li a poco.
Come può affezionarsi a un luogo o ad una persona, se c’è il rischio di doverla perdere dopo poco?
Ma che le piaccia o no, deve comprendere presto che la vita non è mai giusta o facile.
Che a volte qualcosa non è per sempre e dove trovare il coraggio di affrontare il domani.
Il coraggio di affrontare la vita, le tempeste e la cosa più pericolosa al mondo: i sentimenti.
Quelli che possono essere un’arma a doppio taglio, ma che senza, che senso avrebbe la vita?
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Il coraggio viene mostrato anche attraverso gli occhi di Rufus.
Che inizialmente ha timore della natura, ha paura di non riuscire a essere in grado di cacciare e sopravvivere da solo e quando trova una famiglia in Rennie e Beatrice, quasi quasi sembra voler restare li.
Ma pian piano grazie anche all’aiuto e all’incoraggiamento di Rennie, prende coraggio e sicurezza e affronta la paura di vivere la sua vita come animale selvatico.
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Altruismo. (Possibili spoiler!).
Un’altra delle tematiche che si possono percepire durante la lettura e che è un ottimo insegnamento per i più piccoli che si avventureranno in questa dolce storia, è l’altruismo.
Quello di mettere il bene della persona o animale a cui si tiene, prima del proprio bene personale.
Rennie pian piano si affezionerà a Rufus, ma deve imparare a comprendere e accettare che cosa sia meglio per lui.
Perché Rufus è un animale selvatico e una volta guarito dovrà tornare nel suo ambiente naturale.
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Famiglia.
La famiglia nel senso più allargato del termine.
Famiglia non è solo sangue, ma è il legame.
Quel legame che si crea con le persone con cui vivi, con cui passi il tempo e ti affezioni.
Quelle con cui ci si aiuta a vicenda e si farebbe di tutto.
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Perdono.
Il saper cercare di comprendere le motivazioni di una persona, provare a comprendere e saper perdonare.
Molte volte non è facile e non sempre è possibile.
Però a volte basta fermarsi, ascoltare e comprendere per saper perdonare.

Stile.

Lo stile è scorrevole, coinvolgente e intrigante.
Cattura l’attenzione del lettore fin dalle primissime pagine e in molti passaggi è capace di commuovere e toccarti l’anima.
E’ un romanzo che ti entra dentro ed è capace di farti piangere.
La narrazione si alterna tra il punto di vista di Rennie e quello del gufo Rufus.
Entrando nei pensieri di entrambi e vedendo il mondo attraverso occhi diversi.
Quelli umani e quelli da animale.
Ho trovato leggermente alcuni paragrafi dal punto di vista del gufo un po’ lenti, ma è una mia personale percezione.

In conclusione.

E’ un romanzo intenso, delicato, forte, che parla delle paure più profonde dell’animo.
Esplora i timori, le fragilità più intime dell’animo umano e come esse possono essere curate dell’amicizia e dell’amore.
Mostra come l’amicizia può essere uno dei sentimenti più importanti e forti del mondo.
Un amicizia vera che può essere sia con i propri simili, che con gli animali.
Basta avere il coraggio di aprire il proprio cuore e rischiare quest’ultimo.
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Questo è un romanzo per tutte le età, anche se chiaramente tende ad essere molto adatto come lettura per ragazzi e il target a cui punta è sicuramente quello.
Visto che nella narrazione alternata troviamo anche i pensieri e il punto di vista del gufo.
E’ una lettura letteralmente adatta a tutte le età.
Perché non ha un linguaggio tipico per i ragazzi, ma un linguaggio e uno stile che si rivolge a tutte le fasce.
Perché è una storia che parla anche di vicende reali.
Parla di tutti quei bambini o adolescenti che da un giorno all’altro si ritrovano senza casa.
Sempre sballottati ovunque, da una parte all’altra.
E quando finalmente sembra che stiano per avere un po’ di pace, tranquillità e stabilità, ecco che il mondo si accanisce ancora una volta e inevitabilmente saranno segnati per sempre e per queste persone, fidarsi e credere nel futuro e negli altri, diventerà estremamente difficile.
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Infine, questo romanzo riesce a coinvolgere il lettore, anche perché si percepisce che c’è un enorme lavoro dietro.
E’ un romanzo scritto con cura, con ricerche curate fatte apposta per conoscere il mondo della Falconeria e dei Gufi.
L’autrice sa quello che sta scrivendo e lo si percepisce.
Lo consiglio assolutamente.
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P.S Copertina originale bellissima.
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Voto: 4.75/5.

“La cosa assurda è dover ringraziare per la gentilezza” […]
“Non si dovrebbe essere sempre tutti gentili? Non dovrebbe essere la cosa normale?”

“Ma come si fa a lasciare andare via una parte di se stessi?”