In Cammino Verso Compostela di Beatrice Masci. (Recensione + stile narrativo).

“Salite e discese, chilometri di polvere e sassi ma in mezzo a un paesaggio che sembra un quadro di Monet: pennellate di verde che si perdono nell’azzurro intenso del cielo e nella miriade di colori dei fiori. Uno spettacolo che neppure Michelangelo sarebbe stato in grado di allestire. Uno spettacolo sempre uguale e perennemente nuovo. Come se la natura ogni giorno si rimboccasse le maniche per realizzare un dipinto.”

Cari Readers! 😀
Benvenuti in questo Blog Tour organizzato da lcdfandom e paper_purrr 😀 che ringrazio per avermi contattata.
Ringrazio l’autrice per la copia digitale 😀
In più, alla fine dell’articolo, ci sarà una sorpresa per voi! 😀

Titolo: In Cammino Verso Compostela di Beatrice Masci.
Uscita: 2020.
Pagine: 64.
Editore: Self-Publishing.
Trama: “Ogni anno centinaia di migliaia di persone intraprendono il Cammino verso Santiago de Compostela. Un cammino che non è soltanto una prova fisica, ma un vero viaggio dentro se stessi. Con passione, ironia e arguzia, Beatrice Masci fa raccontare ai suoi piedi gli ottocento chilometri percorsi in 33 giorni, con una vera e propria immersione nella sacralità dei luoghi percorsi e dei pellegrini incontrati, in un’alternanza di sorrisi e riflessioni che faranno “bere” al lettore il racconto di un cammino in cui si “annullano le differenze e si arriva all’essenziale”.


Recensione: “Quando ho iniziato questa lettura, non sapevo esattamente cosa aspettarmi, anzi, in realtà si.
La mia lettura è iniziata con dei pregiudizi, sono sincera.
Pregiudizi perché? Adesso vi spiego.
Quando sono stata contatta per partecipare al Blog Tour di questo breve romanzo, ho praticamente rifiutato subito.
Perché essendo che io non credo, quindi sono atea, avevo paura di non essere obbiettiva nella mia recensione.
Quindi inevitabilmente, ho iniziato la lettura con dei pregiudizi nei confronti del testo, nonostante mi sia stato detto che non era proprio incentrato sulla parte religiosa.
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L’autrice si ritrova un giorno a sentire la necessità di intraprendere questo enorme e lungo viaggio.
Non un viaggetto semplice, ma ben 800 km di camminata da affrontare nell’arco di un mese quasi.
Inizialmente pensavo che il punto chiave fosse la parte religiosa, in realtà no.
Il punto chiave è il viaggio, e quello che si impara durante un viaggio.
Che sia breve o lungo, che sia un viaggio normale o spirituale.
Inizialmente non riuscivo ad apprezzarlo come racconto, ma proseguendo la lettura mi sono ritrovata ad apprezzare il senso del viaggio.
Mettendo da parte la parte spirituale, durante questo viaggio l’autrice si ritrova immersa nella natura, lontana dalla tecnologia, dal solito caos della vita.
Tra fatiche, dolori, ma anche bellezza e divertimento, passeggia immersa nella natura.
Con la brezza del vento che ti solletica i capelli, il sole che ti accarezza la pelle.
Ma allo stesso tempo, il sole che ti fa sudare e il terreno che ti rovina i piedi.
Il senso del racconto è che quello che conta è il viaggio, quello che vivi durante esso.
L’incontrare persone nuove, di altre culture, assaggiare piatti esteri, toccare con mano tradizioni altrui.
La natura, il rendersi conto di quello che conta davvero come del buon cibo nello stomaco, una buona sistemazione per dormire e le persone.
Questo l’ho compreso e l’ho apprezzato.
E questo può essere applicato a qualsiasi tipo di viaggio.
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Lo stile è veramente particolare, in parte è narrato in prima persona dall’autrice che tramite il suo diario ci racconta i momenti bellissimi e difficili del viaggio.
Racconti alternati da sue personali fotografie, che rendono queste parti di racconto interessanti.
In parte è narrato in chiave ironica da diverse sue parti del corpo.
Si, proprio così.
Troviamo pagine su pagine, di momenti dove i piedi si lamentano della fatica che devono affrontare già normalmente durante le giornate normali.
Al cuore e al cervello che invece si dichiarano contenti e felici di questa scelta, perché camminare fa bene a loro.
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Personalmente per quanto comprendo il voler raccontare le difficoltà di un viaggio così impegnativo, enorme, davvero pieno di difficoltà.
Ma anche pieno di momenti in cui sei circondato dalla bellezza della natura, da luoghi diversi e persone diverse in chiave ironica.
Personalmente purtroppo non l’ho apprezzato completamente e i motivi principali sono:
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-La brevità della storia. Alla fine tra le mani mi sono ritrovata un racconto di cinquanta pagine, neanche un romanzo breve.
Sono abbastanza difficile di gusti come lettrice, dovete tenere conto di questo fatto.
Preferisco le storie quelle lunghe, corpose, è veramente difficile farmi amare una storia breve.
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-Lo stile, purtroppo l’aver dato “voce e pensieri” al suo corpo, (piedi, cuore ecc…), per narrare la storia in modo ironico, per sdrammatizzare la fatica del viaggio.
Ha interrotto quello che secondo me poteva essere un interessante diario di viaggio.
Avrei preferito leggere tutto il racconto dal suo punto di vista, e magari esplorare di più alcuni luoghi.
Ha spezzato la narrazione, secondo il mio parere.
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I lettori si possono dividere in tre categorie:
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-Se siete alla ricerca di consigli per intraprendere un viaggio simile, potreste scoprire cose interessanti e intanto passare due ore a leggere momenti di viaggio in chiave ironica.
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-Se siete alla ricerca di letture fuori dalla vostra comfort zone, potrebbe fare per voi.
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-Se invece preferite le storie quelle lunghe, narrate tramite la prima o la terza persona, non fa per voi.
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In conclusione ho apprezzato tutta la parte del viaggio, del significato di questo viaggio.
Del fare un viaggio non solo in mezzo alla natura, ma anche dentro se stessi.
Però purtroppo la lettura secondo me, viene un po’ rallentata dall’alternarsi dei momenti raccontati appunto dal punto di vista delle sue parti del corpo come i piedi ecc…
Quindi personalmente non ho apprezzato questo stile, quindi sono costretta a dare un voto un po’ basso, perché purtroppo per colpa di quella parte non sono riuscita ad apprezzarlo completamente.
Se fosse stato solo raccontato tramite diario, il mio voto sarebbe stato sicuramente diverso.
Finito il 17 settembre 2020.

Passate dalle altre partecipanti! 😀

Come avrete notato, la mia opinione non è ne completamente negativa, ne completamente positiva.
Ma se la trama e la mia recensione vi hanno comunque incuriosito, in palio per voi c’è una copia digitale offerta dall’autrice.
Per saperne di più su come partecipare, qua troverete tutte le istruzioni:
https://lacollezionistadifandom.altervista.org/?p=3922

Link d’acquisto: https://www.amazon.it/cammino-verso-Compostela-diario-scritto/dp/B08CPDL72T

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