Io prima di te di JoJo Moyes.

“«So tutto. Lo so da mesi. E Will, ti prego, ascoltami…» Gli presi la mano destra e me la misi sul petto. «So che possiamo farlo. So che non è come avresti voluto, ma so di poterti rendere felice. E tutto quello che posso dire è che tu… tu fai di me una persona che non potrei nemmeno immaginare di essere. Mi rendi felice anche quando sei intrattabile. Preferisco stare con te, anche quella versione di te che tu consideri menomata, piuttosto che con chiunque altro al mondo.»”

Titolo: Io prima di te di JoJo Moyes.
Titolo originale: Me before you.
Pagine: 391.
Editore: Mondadori.
Trama: “A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.”

”Per qualche tempo ti sentirai a disagio nel tuo nuovo mondo. Ci si sente sempre disorientati quando si viene sbalzati fuori dal proprio angolino rassicurante. Ma spero che tu sia anche un po’ elettrizzata. Il tuo viso quando sei tornata dall’immersione mi ha detto tutto: c’è fame in te, Clark. C’è audacia. L’hai soltanto sepolta, come fa gran parte della gente. Non ti sto dicendo di buttarti da un grattacielo o di nuotare con le balene o cose di questo genere (anche se in cuor mio mi piacerebbe che lo facessi), ma di sfidare la vita. Metticela tutta. Non adagiarti.”

Recensione: ““Io prima di te” da una parte è una storia divertente, bellissima, con tanti momenti esilaranti.
Dall’altra è una storia toccante, triste, crudele, che ti avvolge il cuore nella sua morsa.
Ti spezza il cuore in mille pezzi e non farà mai, mai nulla durante la lettura per rimetterne insieme i pezzi,
La storia di “Io prima di te”, non è una storia come le altre, ma partiamo dall’inizio.
Louisa alla veneranda età di ventisei anni, ha una vita normale e priva vi ambizioni.
Vive in un piccolo paesino di campagna, un paesino inglese ed è fidanzata da sette anni con Patrick che non fa altro che pensare solamente a se stesso, senza preoccuparsi dei sogni di Louisa.
Di quello che potrebbe fare, se solo lui la sostenesse e l’aiutasse.
Louisa non può permettersi di sognare in quel momento, non con il padre che ha appena perso il lavoro e una famiglia da aiutare.
Così passa da un lavoro all’altro, pur di aiutare a mantenere la famiglia, mentre invece la sorella con un figlio appena nato, ha ripreso gli studi.
Quasi tutte le persone intorno a lei sembrano felici e sembrano riuscire a realizzare i propri sogni.
Ma non lei, che talmente presa dalla vita di tutti i giorni, neanche ci pensa più ai sogni.
L’unica spruzzata di colore nella sua vita grigia, sono i suoi abiti così eccentrici, da essere quasi un pugno in un occhio a volte.
E’ una mattina come tante, quando la sfortuna le piomba nuovamente addosso; la sala da tè dove lavora sta per chiudere e così Louisa deve assolutamente cercarsi un altro lavoro.
Scoprirà così, che una ricca famiglia sta cercando un assistente per il proprio figlio, un giovane rimasto quadriplegico dopo un terribile incidente, che gli ha portato via letteralmente tutto.
La sua vita piena di felicità, allegria, sport estremi che gli portavano l’adrenalina di cui aveva bisogno per andare avanti.
E degli amici che l’hanno tradito.
E come se non bastasse, il suo stesso corpo.
Will è prigioniero del suo corpo.
Un corpo che ormai non risponde più ai suoi comandi, al suo volere
Will che è costretto a dipendere dagli altri per ogni minima cosa.
Will che può muovere solo la testa e un singolo dito della mano.
Will che è diventato scorbutico, scostante, pieno di rabbia e dolore.
Louisa verrà presa, ma il suo primo giorno non andrà come lei sperava e neanche i successivi.
Will non la vuole la, non vuole nessuno.
Odia sentirsi un peso.
Odia sentirsi sempre un oggetto nelle mani degli altri.
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Le giornate inizialmente passeranno tra un battibecco e una gaf dietro l’altra, essendo Lou delicata come un elefante in una cristalleria.
Sicuramente è una persona che si fa notare, anche per la sua gentilezza ed è così che pian piano farà breccia nel cuore di Will.
Inizieranno a passare del tempo insieme, a parlare, ridere, scherzare e vivere esperienze insieme.
Tutte con l’intendo di far tornare la voglia a Will di vivere, perché c’è un segreto enorme che aleggia sulla casa, un segreto che sta dilaniando i genitori pian piano.
Will vuole morire.
Will vuole andare in Svizzera e porre fine ad una vita che vita non è.
Man mano che i giorni passano, Will spronerà Lou, cercherà di farle capire che la vita non si ferma in quel paesino.
Ma che nel mondo c’è molto di più da visitare.
Nel frattempo lei metterà in atto un piano, quello di fargli tornare la voglia di vivere per fargli cambiare idea.
Nessuno dei due poteva prevedere che il loro rapporto potesse cambiare.
Piano piano si rendono conto di provare qualcosa.
Nessuno dei due riesce a star lontano dall’altro.
Riuscirà Lou a far cambiare idea a Will?
Ma poi, è davvero una richiesta giusta o egoistica domandare questo a Wll?

I personaggi

(Qua potrebbero esserci spoiler!!!).
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Parlando in generale dei personaggi, Lou e Will non potrebbero essere due caratteri più diversi.
Will avventuroso, pieno di vita, sempre alla ricerca dell’adrenalina per andare avanti.
Per vivere una vita appieno, non si fermava quasi mai.
Will amava la vita e non sprecava un solo singolo momento.
Louisa invece è un carattere più tranquillo e sedentario.
Amante delle serate sul letto a leggere un libro.
A vivere una vita tranquilla, senza mai uscire dal paesino.
Togliendo il fatto che ultimamente per motivi di lavoro non poteva fare altrimenti.
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Quando si incontrano, hanno entrambi un enorme bagaglio con se, un muro eretto a difesa dei propri sentimenti.
Una cosa che ho amato moltissimo di questo romanzo, è che loro pian piano si aprono.
Parlano, si confidano, abbassano le difese, diventano più intimi nel parlare di tutto.
Si aprono completamente all’altro, riescono ad avere momenti naturali, reali, perché si fidano.
Passano del tempo insieme, ridono, scherzano e si cambiano a vicenda in qualche modo.
Will cambia completamente Lou.
La sprona a non arrendersi mai.
La sprona ad esplorare il mondo, a godersi la vita, a godersi ogni singolo secondo.
Perché non sa cosa potrebbe succederle.
Will le farà capire cosa sia il vero amore, a differenza di Patrick.

In conclusione

Lo stile di scrittura è scorrevole, coinvolgente, una volta che ti prende difficilmente riesci a staccarti dalla lettura.
E’ una storia molto profonda, toccante, triste.
Ma anche divertente, ad un certo punto si passa dal piangere dal ridere al piangere dalla tristezza.
Finito il 9 maggio 2015.
Voto: 5/5.

Riflessioni

QUA ENORMI SPOILER!!!
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E’ una storia molto toccante, triste, che fa piangere tantissimo.
Ma anche bella, divertente.
Ma non è solo questo, è una storia che fa riflettere molto.
Tocca un tema molto delicato, difficile.
Io comprendo la scelta di Will. sono sempre stata dell’idea che è giusto che una persona rimasta in quelle condizioni, possa scegliere quel tipo di soluzione.
Se sono davvero così gravi, incurabili e non se la sentono più di vivere in un corpo in cui non fa altro che farli sentire in trappola.
E’ nel loro diritto e nessuno dovrebbe permettersi di uscirsene con frasi moraliste inutili.
Perchè solo loro sanno cosa voglia dire.
E’ facile parlare quando si sta bene, quando non si vive una situazione del genere, come la vivono loro.
Nessuno dice di incoraggiarli, ci sono persone che riescono ad andare avanti anche così.
Che riescono ad apprezzare la vita come prima,
Ma se loro sono sicuri della loro scelta e niente e nessuno può fargli cambiare idea, allora, anche se tristi, dispiaciuti, devastati, la si accetta.
Non dico che li si bisogna incoraggiare, ci mancherebbe.
Ma santo cielo, fermiamoci un attimo a pensare.
Qui non si tratta di non muovere “solo per modo di dire” le gambe. Ma anche le braccia, se non un minimo uno dei due (solo un dito). Non avere sensibilità al petto.
Avere altri problemi gravi di salute, come per esempio li ha Will nella storia.
Ogni due per te si ammalano, poi non sono liberi di far nulla, ne mangiare da soli o lavarsi.
La dignità dov’è poi?
La libertà?
Soprattutto se ci sono persone come Will nella storia, che prima facevano tante attività sportive e alcune “spericolate” per sentirsi liberi.
Più vivi.
Sicuramente è ancora peggio.
Fin’ora non ho pensato tanto alle persone che stanno intorno a queste persone, e leggere in questo libro quello che prova Lou per lui… fa piangere. Così come la famiglia sua.
Certo, dispiace e di certo non sono felice che l’abbia fatto, ma capisco e accetto.
Qua è un libro, ma nella vita reale esiste. C’è differenza tra chi ama queste persone, amici, famigliari, che non vogliono che lo facciano perchè li amano, gli vogliono bene, per loro non è cambiato niente, per loro sono sempre le persone che amano e ne sono giustamente devastati all’idea. Non vogliono perderli.
A quelli che lo dicono per il loro senso morale. E che parlano perchè non sanno. Ma solo loro possono capire.
Nemmeno io posso capire, ma personalmente penso sia una scelta loro.

Film

Il film è un qualcosa di incredibile.
Una delle prime cose che ho notato, ed è stato veramente stupendo, è che è fedelissimo al romanzo.
Ed è così bello, così raro potersi sedere al cinema e poi sul proprio divano con il dvd, e vedere letteralmente sullo schermo, quello che si è letto.
E’ una cosa meravigliosa, bellissima, rara.
Letteralmente fedele, ci sono anche parecchie frasi del romanzo che vengono dette all’interno del film.
Questo fatto mi ha ricordato anche la saga di Twilight, un’altra serie di film fedelissimi ai romanzi, con molte delle frasi dei romanzi all’interno dei film.
Un’altra cosa che mi ha colpito, oltre alla fedeltà della storia, è che Emilia Clarke e Sam Claflin che interpretano Louisa e Will, sembrano letteralmente usciti dal romanzo.
Sembra che qualcuno abbia messo una mano all’interno del libro e li abbia tirati fuori, perché sono loro.
Non sembrano due attori che stanno recitando, sembrano proprio Lou e Will.
Soprattutto Emilia, -anche Sam ovviamente-, ma Emilia è una cosa impressionante.
Tra l’altro è stato il suo primo lavoro che ho visto ed è grazie a lei se ho iniziato a guardare Game of Thrones, ero troppo curiosa di vedere altro di lei.
Amo tantissimo questo film e ogni volta piango tantissimo, come per il libro ovviamente.
Vi consiglio entrambi, ovviamente.
Voto: 5/5.


“Sei scolpita nel mio cuore, Clark, fin dal primo giorno in cui sei arrivata con i tuoi abiti ridicoli, le tue terribili battute e la tua totale incapacità di nascondere ogni minima sensazione.”