Marte dell’Atlante del Cosmo di National Geographic Society.

“Marte, con poco più della metà del diametro terrestre e una superficie simile a quella della parte emersa delle Terra, ha, tuttavia, una struttura interna simile a quella del nostro pianeta.”

Titolo: Marte dell’Atlante del Cosmo di National Geographic Society.
Pagine: 95.
Editore: RBA Italia.
Trama: L’esplorazione di Marte.










“Il tramonto marziano è azzurrato, a differenza di quello terrestre che è arancio.
Mentre il cielo terrestre è azzurro perché le molecole atmosferiche riflettono più la luce azzurra che altre lunghezze d’onda, il cielo di Marte presenta solitamente un colore giallo-marrone, a causa delle polveri in sospensione, composte da particelle con un diametro medio di 1,5 micron. Questo fatto provoca la diffusione della luce solare, che è la causa più probabile dei tramonti azzurri.”


Recensione: “Sfogliare questo terzo volume dell’Atlante del Cosmo, vuol dire immergersi completamente su Marte.
Si ha letteralmente la sensazione di aver preso una navicella e di essere atterrati sul piccolo ma allo stesso tempo grande pianeta rosso.
Avete presente la sensazione di quando seduti sul vostro letto, con un libro tra le mani e il vento che vi solletica i capelli dalla finestra lasciata aperta, vi fa immergere completamente nella lettura?
Quella sensazione di non essere più a casa vostra, ma su un altro pianeta?
Ecco, in questo caso la sensazione è ancora più vera, visto che con questa lettura, ci troviamo letteralmente su un altro pianeta.
Mi sembrava di essere su Marte, completamente avvolta dalla lettura, dalla bellezza delle foto che le sonde catturano.
Dalle scoperte incredibili e meravigliose e dalla possibilità che probabilmente, in antichità, c’era veramente vita su Marte.
E incantata e affascinata, dalla possibilità che ancora potrebbe esserci e che potrebbe diventare favorevole per noi.
Sempre nella speranza che l’uomo un domani, se davvero riuscirà a costruire qualcosa sul pianeta rosso, non lo rovini come sta facendo già con la nostra amata Terra.
Ricordandoci che Marte non è dell’uomo e che noi se mai riusciremo ad andarci, saremmo comunque sempre ospiti.
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Ho amato particolarmente questo volume, sono affascinata dall’idea di poter visitare altri pianeti e triste nel sapere, che per ora non ho potuto acquistare altri volumi oltre quelli che possiedo.
In questo volume, scoprirete tantissime cose nuove, oltre a quelle che sicuramente già conoscete, se siete amanti di questo mondo e leggete da autodidatta per scoprire sempre cose nuove.
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Quando sono arrivata alla fine della lettura, mi sono domandata: “Come? Già finito? Ma io voglio sapere altro!”.
Perché ho davvero avuto per tutto il tempo della lettura, la sensazione di essere su Marte.
Ero letteralmente circondata dalle meraviglie Marziane.
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Marte ha due primati in tutto il Sistema Solare, primati che nessun’altro ha, nemmeno la nostra amata Terra.
E sono:
1) Il monte Olimpo/Olympus Mons, ospita un vulcano fuori dal comune, alto 22500 m, 600 km di diametro e una caldera di 3 km.
Non solo è il monte e il vulcano più alto e grande di tutto Marte. Ma anche il più alto e grande di tutto il Sistema Solare.
2) Il Canyon più grande del Sistema Solare, un altro primato di questo meraviglioso pianeta.
Così vicino a noi, ma allo stesso tempo ancora lontano.
Il Valles Marineris è lungo 4500 km, largo 200 km e profondo 8 km.

Tra le tante informazioni e scoperte che potrete trovare in questo volume, capirete anche perché il pianeta è rosso.
Per quale motivo è il suo colore caratteristico.
Dovete sapere che Marte è più piccolo di dimensioni rispetto alla Terra.
Oltre ad essere tra l’altro, l’ultimo pianeta roccioso e del sistema solare interno, prima di Giove che è il primo del sistema solare esterno.
Durante la formazione della Terra, la maggior parte del ferro si è fuso con il nucleo.
Mentre su Marte, essendo di piccole dimensioni, così come il suo nucleo, si raffreddò molto più rapidamente rispetto alla Terra.
In questo modo non è sprofondato abbastanza dentro/sotto terra, ma è rimasto nello strato superiore del pianeta.
Nel corso dei millenni, reagendo all’ossigeno a al vapore acqueo presenti nell’atmosfera, formando l’ossido di ferro.
Questo insieme ad altri elementi con il rosso come colore dominante, fa si che il pianeta mostri quel caratteristico colore rosso.
Correte a scoprire Marte!
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Finito il 4 aprile 2018.
Voto: 5/5.”

“Marte possiede sue satelliti, Fobos e Deimos. Datele loro ridotte dimensioni, vicine a quelle di molti asteroidi, non furono scoperti fino al 1877.”