Piranesi di Susanna Clarke.

“In tutti questi luoghi, mi sono fermato sulla Soglia e ho guardato avanti.
Non ho mai visto alcuna indicazione che suggerisse che il Mondo stesse arrivando a un Confine, ma soltanto il regolare susseguirsi di Saloni e Corridoi a Perdita d’Occhio.”

Ringrazio la fazieditore per la copia digitale.

Titolo: Piranesi di Susanna Clarke.
Titolo originale: Piranesi.
Pagine: 300.
Editore: Fazi Editore.
Collana: Lain_ya.
Trama: “Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.
Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.
Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.
Susanna Clarke, autrice fantasy fra le più acclamate, torna in maniera trionfale con un nuovo, inebriante romanzo ambientato in un mondo da sogno intriso di bellezza e poesia.

«Piranesi mi ha sbalordita. È un esempio di storytelling miracoloso e luminoso».
Madeline Miller


«Un avvincente, suggestivo mistero. Questo libro è un tesoro trasportato dal mare su una costa dimenticata, che attende solo di essere scoperto».
Erin Morgenstern


«Che mondo ha creato Susanna Clarke… Piranesi è un puzzle squisito».
David Mitchell


«Ci riporta decisamente a Sogno di una notte di mezza estate, per non parlare de La tempesta. Susanna è una di quegli scrittori che usano gli strumenti della fantasia per parlarci di noi stessi».
Neil Gaiman


«La pubblicazione di Piranesi conferma che Susanna Clarke è fra i più grandi e interessanti scrittori di fantasy degli ultimi cent’anni o più».
«Times Literary Supplement»
“.

Recensione: “Il romanzo è diviso il sette parti e devo ammettere che inizialmente ero disorientata.
Non riuscivo a comprendere cosa il personaggio volesse dirmi.
Non riuscivo a comprendere dove mi trovassi, perché e se quello fosse l’unico luogo rimasto e in che anno.
Il senso di disorientamento dura per tutta la prima e la seconda parte, ma poi pian piano la storia inizia a prendere senso, le tessere del puzzle iniziano ad unirsi, allinearsi e si iniziano ad avere le risposte che si cercavano durante la prima e la seconda parte.
La storia ci viene narrata tramite i diari che tiene Piranesi nel corso del tempo.
Piranesi vive nella Casa.
La Casa fin dalle prime righe si intuisce essere viva, avere una mente, una vita.
La Casa è la vita.
La Casa è soggetta al clima, all’alternarsi delle stagioni quindi.
Ci sono le nuvole, la pioggia, la maree, i laghi, alcuni saloni sono sommersi.
Ci sono le rocce, terreni instabili.
Ogni salone è un piccolo mondo, un piccolo stato, uno pezzo di territorio da esplorare con i suoi rischi.
Il passare del tempo è vasto e inizialmente non comprensibile, perché Piranesi non scrive sempre, quando fa troppo freddo non riesce a scrivere.
Piranesi non conosce altro che la Casa e quel poco che la circonda.
E’ forse l’unico luogo vivibile?
L’unico luogo rimasto al mondo?
Ma cos’è successo?
Il lettore inizierà a porsi domande simili inizialmente.
L’unico essere vivente presente nella casa oltre lui è l’Altro.
Piranesi è uno scienziato e ogni giorno esplora un posto diverso della Casa, un nuovo corridoio, una nuova stanza e cataloga tutto.
Ogni statua che trova sulla sua strada, ogni luogo.
La sua vita è scandita dall’esplorare sempre un posto nuovo di questa Casa a quanto pare infinita e si domanderà come farà la razza umana a proseguire, se loro sono gli ultimi due rimasti.
Gli altri presenti sono scheletri di precedenti inquilini.
E’ alla ricerca della conoscenza insieme all’Altro.
La conoscenza suprema, alla costante ricerca dal sapere del luogo e del motivo per cui si trovano nella Casa.
I giorni si susseguono e Piranesi è convinto che lui e l’Altro siano gli unici due abitanti rimasti nella Casa.
All’improvviso le sue sicurezze verranno abbattute sia dalle sue strane amnesie, dove sembra dimenticare il passare dei giorni e alcune conversazioni con l’Altro.
Sia dalla presenza di un’altra persona.
La sedicesima e questa presenza è reale, viva, non uno scheletro.
Inizierà così a cercare, indagare, ma quello che troverà potrebbe non essere quello che cercava inizialmente.
L’Altro non vuole aver nulla a che fare con 16, Piranesi nel frattempo si imbatterà in qualcos’altro e potrebbe avere risposte sulla nascita della Casa.
Su come essa si sia formata.
Ma chi è questo 16?
E’ una brava persona o nasconde qualcosa?
Perché l’Altro non vuole avere nulla a che fare con lui?
E’ Piranesi ad avere perdite di memoria, oppure è l’Altro a ricordare momenti mai avvenuti?
La vita di Piranesi verrà nuovamente stravolta quando troverà dei diari che lui non ricorda di aver mai scritto, diari che non dovrebbero esistere, eppure hanno la sua calligrafia impressa nera su bianco.
Qual è la verità della Casa?
.
L’autrice sicuramente ha scritto una storia originale e diversa dalle altre.
Ha un talento incredibile nell’ideare una storia del genere,
Comprendo il motivo della fama della storia, una fantasia incredibile e uno stile scorrevole.
Però, ho trovato dei paragrafi che hanno spezzato un po’ la scorrevolezza della lettura, a volte ripetitivo, anche se voluto per spiegare bene l’ambiente in cui il protagonista si trova e far comprendere a noi lettori.
L’autrice si prende tutto il tempo per descriverci il suo mondo, il mondo che ha pensato e creato, ma forse se n’è prende troppo.
Sono la prima a comprendere la necessità di delineare bene il tutto, ma secondo me si è presa troppo tempo.
Una storia particolare, originale, ma che personalmente non mi ha preso completamente.
Perché dalla terza parte in poi la storia inizia ad essere delineata al meglio.
Il lettore riceverà molte risposte alle domande che si porrà inizialmente.
Però allo stesso tempo, a metà storia personalmente mi sono ritrovata nuovamente confusa.
Forse avevo aspettative troppo alte io, è una storia che cattura, incuriosisce e comprendo la sua fama.
Però non ha toccato completamente le mie corde.
Il lettore si pone molte domande durante la lettura, ed è un bene quando un romanzo porta il lettore a riflettere.
Però non mi ha preso completamente, ma questa è una mia personale percezione.

In conclusione

Lo consiglio?
Se amate le storie piene di misteri.
Se amate andare alla ricerca di indizi tra le righe.
Se amate le storie super originali, allora si, potrebbe fare per voi.
.
Voto: 3/5.”

“Tutti erano ammaliati dall’idea del progresso e credevano che qualsiasi cosa nuova dovesse essere superiore a ciò che era vecchio. Come se il merito fosse una funzione della cronologia!”