Sanditon di Jane Austen.


Titolo: Sanditon di Jane Austen.
Titolo originale: Sandito.
Pagine: 126.
Editore: Newton Compton editori.
Trama: “Ambientato in una località marina di villeggiatura, presenta una straordinaria galleria di personaggi ipocondriaci osservati con occhio divertito e scettico. Il Settecento inglese della borghesia di provincia, delle buone maniere, del matrimonio come aspirazione suprema: Jane Austen ha saputo dipingere il suo tempo con grazia ed eleganza, ma ne ha lasciato accuratamente emergere, con le stesse armi tipiche di quei salotti, arguzia, bon ton, ironia, gli aspetti più retrogradi, rivelandosi, pur tra le pareti domestiche, donna di spirito e femminista ante litteram.”







Recensione: “Avere tra le mani letteralmente l’ultima opera che stava per portare a termine, è davvero un qualcosa di toccante.
Triste e toccante pensare che Jane aveva iniziato a lavorare a questo romanzo, proprio nell’anno della sua morte.
Fece in tempo a revisionare i primi capitoli che scrisse, infatti troviamo questa parte iniziale di storia divisa in capitoli e corretta.
A differenza dell’altra opera incompiuta “I Watson”, che è arrivata a noi sotto forma di bozza e senza un titolo.
Titolo che le diede il nipote qualche anno dopo.
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La vita di Charlotte e della sua famiglia, viene stravolta d’improvviso una sera.
Quando i signori Parker hanno un incidente vicino a casa loro.
I signori Heywood decidono così di ospitarli e in quelle due settimane si conosceranno e il signor Parker, mostrerà tutto il suo entusiasmo per il suo sogno di trasformare la tranquilla cittadina di Sanditon in una stazione balneare.
Era alla ricerca di un medico, quando ebbe l’incidente e da qui nasce la storia.
Perché alla guarigione del signor Parker, offrono in segno di riconoscenza per la loro gentilezza, la possibilità di portare una o uno dei figli degli Heywood con loro.
E così sarà Charlotte a partire per Sanditon.
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Il lettore percepisce fin dalle prime righe che Jane aveva in mente di scrivere un romanzo bello corposo.
In stile “Orgoglio e pregiudizio” in quanto a lunghezza.
Perché ovviamente l’inizio risulta essere leggermente lento, perché l’autrice voleva mostrare al lettore per bene l’idea che aveva in mente.
L’ambientazione, i personaggi e i vari intrecci della storia.
Il tempo di tratteggiare al meglio tutta la storia che aveva in mente.
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Anche in questo romanzo, l’autrice ci mostra la meschinità di molte donne e uomini ricchi o in cerca di ricchezza dell’epoca.
Con Charlotte che si sente a disagio e fuori posto in mezzo a quelle persone.
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Purtroppo non sapremo mai la fine di questa storia, in quanto Jane si ammalò sempre di più e non fece in tempo a portarla a termine.
Voto: 4/5.