Titolo: Il ladro gentiluomo (#7) di Alessia Gazzola.
Pagine: 300.
Editore: Longanesi.
Collana: Tea Edizioni.
Trama: “Alice Allevi, finalmente specialista in Medicina legale, ha dovuto affrontare scelte difficili sia sul piano professionale che su quello sentimentale. Dopo un lungo e burrascoso corteggiamento, sembrava che tra lei e Claudio Conforti, l’affascinante e imprevedibile medico legale con il quale ha condiviso ogni disavventura dai tempi della specializzazione, fosse nato qualcosa. Per un attimo, Alice ha creduto finalmente di aver raggiunto un periodo di serenità, almeno al di fuori dell’Istituto di Medicina legale. Ma in un momento di smarrimento sentimentale chiede un trasferimento. E lo ottiene: a Domodossola. Per sua fortuna, o suo malgrado, Alice non avrà molto tempo per indugiare sul proprio destino, perché subito un nuovo caso la travolge. Durante quella che credeva essere un’autopsia di routine, Alice ritrova un diamante nello stomaco del cadavere. Una pietra di notevole caratura e valore, ma anche una prova materiale importante per il caso. Per questo, Alice si premura di convocare un ufficiale giudiziario a cui consegnarlo in custodia. L’ufficiale che si presenta da lei è un uomo distinto ed elegante, dai modi cortesi ed impeccabili, e Alice non esita ad affidargli il diamante. Ed è a quel punto che il fantomatico ufficiale sparisce nel nulla e i guai per Alice iniziano a farsi enormi…”
“Ecco, signorina, è arrivato il momento di renderti conto che per le stronzate puoi pagare un prezzo che non riesci nemmeno ad immaginare. Che nella vita ci vuole attenzione, perché è questione di un attimo e ti giochi tutto. E che chi hai accanto non può pararti il culo in eterno.”
Recensione: “Alla fine del precedente capitolo abbiamo lasciato Alice alle prese con le conseguenze delle sue scelte impulsive.
Dopo l’ennesimo litigio con Claudio, presa dallo sconforto, aveva deciso di intraprendere un periodo di lavoro-studio presso un altro istituto.
Un’occasione veramente ghiotta per la Wally, che in men che non si dica, l’ha trasferita a Domodossola!
Alice non era veramente intenzionata a partire, ma ogni frase e azione ha le sue conseguenze.
Alice da un giorno all’altro si troverà dalla calda Roma, alla freddissima Domodossola.
Alice non conosce nessuno in città.
Non ha nessuno con cui sfogarsi e nessuno a cui chiedere consiglio.
Alice si renderà conto che sarà letteralmente da sola alle prese con il lavoro.
Quale occasione migliore per far salire Claudio, se non in cocomitanza con l’autopsia?
Un weekend all’insegna del romanticismo proprio.
Al suo arrivo Alice avrà già del lavoro da sbrigare, perchè al Nord sembra che non ci si ferma mai.
Uno strano diamante verrà ritrovato nello stomaco del cadavere e uno strano individuo si spaccerà per l’ufficiale incaricato di ritirarlo.
Ma sarà davvero un’ufficiale? O forse sarà un ladro?
Per Alice i guai sono appena iniziati e sarà lontana dalla propria casa, dai propri affetti e dalla sua zona di sicurezza.
Stile, trama e personaggi.
Lo stile è scorrevole come i precedenti, ma non più tanto coinvolgente.
I personaggi sono ormai perduti per quanto riguarda il mio personale gusto.
Invece di migliorare, peggiorano romanzo dopo romanzo.
Ormai ne proseguo la lettura solo per vedere dove Alice vuole arrivare.
Alessia Gazzola è veramente brava a scrivere, quindi non riesco a comprendere come sia possibile che questa saga sia partita bene, -con i suoi alti e bassi ovviamente-, per finire in questo modo.
Penso che debba scrivere la parola “fine” alle avventure di Alice Allevi.
In questo settimo capitolo vengono a mancare le due componenti forti di questa saga, la parte medical e poliziesca.
Questo capitolo è concentrato solamente sulla parte romance, componente gestita male fin dai primi romanzi.
Alice è diventata definitivamente insopportabile.
Da una donna di 28 anni intelligente e colta, mi sarei aspettata un comportamento più maturo.
Invece persevera ad avere atteggiamenti da adolescente di quindici anni.
Alice nonostante sia un medico legale di ruolo, non smette di fare errori da vera principiante.
E non smette di prendere decisioni affrettate basate sui litigi, invece di pensare prima a se stessa e alla sua carriera.
Non riesce a concentrarsi completamente sul lavoro durante le ore in cui dovrebbe farlo.
Mentre è al lavoro, con la mente è sempre altrove, vaga con i pensieri verso Claudio o il vestito di turno.
Invece di rimboccarsi le maniche e fare di tutto per dimostrare la sua bravura, il suo talento per tornare al più presto a Roma, non pensa ad altro che a passare le giornate con Claudio.
Fin dalle prime righe combinerà un guaio enorme e come al solito la passerà liscia.
Il fatto che ogni errore che compie, non la porta mai a pagarne le conseguenze, è veramente poco credibile e assurdo.
Il alcuni momenti sembra veramente fantascienza, perchè solamente in un mondo parallelo Alice potrebbe cavarsela per ogni errore grave che compie.
Per quanto riguarda Claudio, penso che l’autrice l’abbia rovinato.
Questo romanzo è uscito dopo la fine della serie tv, e nella serie tv Claudio è un personaggio che matura veramente tanto.
La serie tv finisce in un determinato modo e in questo romanzo lui farà direttamente venti passi indietro.
Farà una cosa che mi sarei aspettata dal vecchio Claudio, quello dei primi romanzi, non dopo anni in cui ha fatto di tutto per far comprendere i suoi sentimenti ad Alice.
Non è possibile che un’uomo alla soglia dei 40 anni, non sia in grado di affrontare i problemi in un determinato modo.
A tutti capita di avere brutte giornate, brutti momenti, si presume che ad una certa età una persona sia in grado di affrontare i problemi in un determinato modo.
Mi dispiace che stia avvenendo l’effetto inverso con questa serie di romanzi.
Questa storia ha sempre avuto un grande potenziale, potenziale che si è perso nel tempo.
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Voto: 2/5.”