Sulle tracce di Jack Lo Squartatore di Kerri Maniscalco.

“Una mente come la tua non dovrebbe essere sprecata in orpelli e pettegolezzi.”

Titolo: Sulle tracce di Jack lo squartatore (#1) di Kerri Maniscalco.
Titolo originale: Stalking Jack the Ripper.
Pagine: 405.
Editore: Mondadori.
Collana: Oscar Fantastica. Oscar Mondadori Vault.
Trama: “È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.”

“Perché dovevo per forza essere docile e rispettabile, o curiosa e disgraziata? Io ero una ragazza rispettabile, anche se dedicavo il tempo libero a studiare teorie scientifiche e a dissezionare morti.”

Recensione: “Passeggiare per le vie di Londra non è mai completamente sicuro neanche durante il giorno per una donna, la sera men che meno.
Non si sa mai cosa può celarsi in un vicolo oscuro.
Può essere un ubriacone, un ladro, un malintenzionato, oppure uno spietato e crudele assassino.
Da qualche tempo le strade di Londra sono tinte di rosso, un’assassino crudele e spietato sta mietendo vittime tra le donne che vivono e lavorano al calar del sole.
L’epoca Vittoriana sta attraversando un periodo oscuro per via di Jack lo squartatore, è lui lo spietato assassino di cui tutti hanno paura.
Potrebbe essere chiunque ha certe abilità.
Mentre la maggior parte delle donne resta al sicuro tra le mura di casa, tra cucire merletti e spettegolare dei vicini, Audrey Rose vede una vita molto diversa nel suo futuro.
Audrey Rose è una giovane donna intelligente, indipendente, con una brama di libertà e una curiosità che la portano a desiderare di scoprire ogni cosa.
Audrey Rose non è come le altre donne, non si impressiona facilmente e desidera poter mettere in pratica le proprie conoscenze di scienza e medicina, desidera fare un lavoro ancora riservato ai soli uomini: medicina legale.
Audrey Rose non si piega facilmente alla società.
Dopo aver perso l’amata madre, in lei è nato il desiderio di comprendere la natura e le ragioni della morte.
Con quali meccanismi avviene e nel frattempo, desidera dare una degna sepoltura alle vittime indagando sulla loro morte.
Audrey Rose si addentrerà sempre di più nell’oscurità della Londra notturna alla ricerca di indizi.
Rendendosi conto che forse il male è più vicino di quanto potesse immaginare.
Forse il male (Jack) le ha anche parlato di persona.
Ma chi?
Di chi può fidarsi davvero?
Non sarà sola nella ricerca della verità, accanto a lei ci sarà l’affascinante e a volte arrogante Thomas Cresswell, collega di studio in medicina legale.
Qual è la vera identità dell’assassino più spietato e crudele degli ultimi decenni?
Quali sono le motivazioni che lo portano a compiere azioni tanto atroci e cruente?
Riuscirà Audrey Rose a proseguire con il lavoro che sogna di fare?
O sarà costretta a prendere parte a stupidi balli, inutili pettegolezzi e lezioni di ricamo?
Thomas Cresswell è davvero così arrogante e odioso?

Stile e trama.

Fin dalle prime righe lo stile risulta scorrevole, coinvolgente e intrigante.
L’autrice riesce a far immergere completamente il lettore nelle atmosfere della Londra Vittoriana.
Si avrà la sensazione di percorrere quelle vie a volte oscure di una Londra da una parte verso il progresso, dall’altra ancora così retograda mentalmente.
Una Londra che vede ancora come il male il progresso scientifico e alcuni rami della medicina.
Una Londra ancora piena di contradizioni, da una parte una città frenetica, dall’altra una città piena di degrado con le persone che faticano ad andare avanti.
Una Londra che brama il progresso in molti campi, ma che cerca di bloccarlo in altri.
Una Londra con una società ancora patriarcale, misogina, maschilista e chiusa di mente.
Allo stesso tempo una Londra dove molte donne iniziano ad alzare la testa, a dire basta ai soliti comportamenti degli uomini.
Basta alla costante sottomissione.
Una Londra dove si iniziano ad intravedere donne come Audrey Rose.
Allo stesso tempo, una Londra alle prese con il più famoso spietato e crudele assassino: Jack lo squartatore.
Lo stile di scrittura è moderno essendo un romanzo contemporaneo.
Eppure più che un romanzo storico, sembra quasi un romanzo scritto veramente nel 1888.
Kerri Maniscalco è riuscita a ricreare le giuste atmosfere di quei tempi.
È riuscita a descrivere egregiamente gli usi e costumi di quella società così lontana da noi.
Si avrà la sensazione di trovarsi veramente li e di vivere con Audrey tutte le ingiustizie che le donne vivevano.
Si percepirà il senso di soffocamento, la rabbia, il dolore e la paura.
Il senso di impotenza in una società dove le donne borghesi come Audrey o aristocratiche non potevano lavorare per mantenersi, ma dovevano dipendere per forza da una figura maschile.
La rabbia e la frustrazione nel rendersi conto che o facevano come gli uomini gli ordinavano, o finivano per strada a fare la domestica nei migliori dei casi o la prostituta nei peggiori.
La rabbia nel rendersi conto che le vite delle donne erano nelle mani degli uomini.
Se a loro non interessavi più oppure si rendevano conto che non erano in grado di controllarti, ti gettavano per strada.
A tratti sembra veramente scritto in quel periodo.
Un’accuratezza storica incredibile.
Inoltre mi sono sentiva coinvolta completamente nella storia, perché mi sono ritrovata io stessa a indagare tra le pagine insieme a Audrey Rose e Thomas.
Durante la lettura ho analizzato gli indizi, mi sono fatta le mie teorie e mi sono posta diverse domande.
Amo quando accade ciò, perché mi sento coinvolta nella storia al 100%.

(Attenzione, potrebbero esserci spoiler!)

I veri protagonisti in questo romanzo sono la vita di Audrey Rose e il caso da risolvere.
Mentre il romance è un co-protagonista.
Il punto forte di questo romanzo credo proprio che sia questa combinazione così vincente e realistica.
Audrey Rose è una giovane donna intelligente ed estremamente curiosa di natura.
La sua curiosità la fa apparire come ribelle agli occhi del padre e della società.
Il padre e la società la vorrebbero docile, sottomessa alle faccende di casa e agli uomini.
La vorrebbero reclusa in casa a pensare solamente a cucire merletti, spettegolare e girovagare per le botteghe di vestiti.
Ma Audrey è una donna estremamente moderna, avanti per i suoi tempi.
Audrey ricorda ancora le parole della madre che la incitavano a non arrendersi mai per essere tutto quello che desiderava.
Audrey è intelligente, colta, curiosa, con grande spirito di osservazione e con una forte brama di libertà e indipendenza.
I veri protagonisti per me sono appunto la sua vita privata e il suo lavoro come medico legale alla ricerca di indizi anche polizieschi.
Audrey giorno dopo giorno lotta contro i pensieri della maggior parte degli uomini che vedevano le donne come esseri fragili sia mentalmente che fisicamente.
Secondo alcuni uomini le donne non potevano sopportare lavori come il medico legale.
Il rapporto tra Audrey e Thomas nasce per puro caso, trovandosi ad essere compagni di studio.
Audrey e Thomas iniziano a “frequentarsi” per lavoro.
Giorno dopo giorno discutono di scienza, madicina, lavorano insieme su una nuova autopsia.
Inizieranno ad indagare insieme sullo spietato assassino e volenti o nolenti, passeranno del tempo insieme e parleranno.
Giorno dopo giorno si renderanno conto di essere menti affini, di avere la stessa
intelligenza, gli stessi interessi e si rivolgono all’altro da pari a pari.
Si renderanno conto di non essere indifferenti all’altro e si troveranno nella fase iniziale di un rapporto.
Ho trovato questo aspetto molto realistico, a differenza di altri casi dove sboccia l’amore eterno in poco tempo.

In conclusione.

Questo è un romanzo storico, medical e thriller mistery, non fantasy.
I pareri contrastanti che ho letto negli anni dipendono per la maggior parte secondo me, proprio da questo.
Erroneamente in molti avranno pensato ci fosse del fantasy tra queste pagine, per via della sua collocazione da parte della CE nella Collana Oscar Fantastica.
Ed è un peccato, perché se si inizia la lettura nella prospettiva giusta, si riesce a godersi al 100% la storia.
Io personalmente ho amato questo primo romanzo della saga.
E’ un romanzo storico ambientato in un epoca che da sempre mi ha incuriosito, essendo che storicamente l’epoca Vittoriana è il periodo dove le donne iniziarono a far sentire di più la loro voce.
In più, mi hanno sempre incuriosito i romanzi o i film che trattano l’argomento di Jack lo squartatore.
Perché è un mistero della storia che ancora non è stato risolto completamente.
Nel corso degli ultimi due secoli sono venute fuori diverse verità, ma la conferma esatta della vera identità ancora non è nota.
In qualsiasi caso, ogni storia ambientata in quel periodo è un ottimo modo anche per ricordare quello che hanno passato quelle povere donne.
Un modo per non dimenticare.
Un modo per ricordare la loro memoria.
Per ricordare che erano persone a cui è stata strappata via la vita troppo presto e in modo crudele e atroce.
Donne che meritano una giustizia, anche se dopo secoli.
.
All’interno diverse illustrazioni e capitoli extra.
Voto: 5/5.”

“Chi è degno di rispetto lo riceve senza pretenderlo. Chi arriva a esigerlo non lo avrà mai per davvero.”

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