Chiamami col tuo nome di André Aciman.

Titolo: Chiamami col tuo nome di André Aciman.
Titolo originale: Call me by your name.
Pagine: 280.
Editore: Guanda.
Trama: “Vent’anni fa, un’estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno “l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura”: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi. “Chiamami col tuo nome” è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”.”

Recensione: “Per adesso questo libro l’ho metto in pausa, non sto dicendo che lo abbandono, ma evidentemente non è il periodo giusto. Prima o poi lo finirò. Ho avevo troppe aspettative io o non so. Ho letto la trama di questo libro tre anni e mezzo fa, ricordo che lo volevo, ma all’epoca non era disponibile da nessuna parte. Poi l’ho trovato usato l’anno scorso e qualche giorno fa l’ho iniziato. Ma per quanto la trama mi ispira e voglio davvero sapere come va avanti, la lettura risulta lenta e pesante. Non ci sono dialoghi, se non due o tre righe, almeno nelle prime 50 pagine che ho letto, o meglio dire 40 in realtà. Si legge solo dei pensieri del protagonista, che sono un po’ confusi, salta da un momento all’altro, io pensavo che raccontasse la storia dall’inizio, man mano che lo conosceva e man mano che nasceva qualcosa. Così è un po’ confuso secondo me. L’interazione con gli altri personaggi non c’è, se non una frase che dicono ogni tanto. Non mi piace lo stile di scrittura sinceramente. Ho scoperto pure per caso che uscirà un film, che penso che guarderò, così almeno saprò come va la storia e vediamo come viene raccontato nel film, sperando che sia fedele al libro, poi magari lo riprenderò prima che esca. E’ la prima volta che mi ritrovo a pensare che voglio vedere com’è il film, prima di finire il libro. Ripeto, poi magari lo finirò prima che esca. Ma spero che nel film venga raccontato man mano.
C’è una parte che però mi è piaciuta di queste prime pagine e che farebbe riflettere molte persone.”
Scritta il 9 dicembre 2016.
Voto: 1/5.

P.S. Non ho ancora visto il film perchè sinceramente non mi attira e non credo che porterò mai a termine il romanzo.
Ha uno stile troppo pesante per i miei gusti.