Dark di V.E. Schwab.

“La mano di lui che bruciava sulla sua vita mentre danzavano, la bocca di lui che bruciava contro la sua mentre si baciavano, i corpi che si scontravano come spade sul balcone del palazzo.”

Titolo: Dark (#3) di V.E. Schwab.
Titolo originale: A Conjuring of Light.
Pagine: 636.
Editore: Newton Compton Editori.
Collana: Vertigo.
Trama: “Come si uccide un dio? Questa è la domanda che tormenta Lila e Kell mentre l’oscurità minaccia la loro casa. Londra Bianca, Londra Rossa, Londra Grigia e Londra Nera sono realtà alternative che rispondono a leggi magiche diverse. Solo gli Antari, esseri umani dotati di poteri particolari, possono viaggiare tra questi universi paralleli. I quattro regni sono vissuti in pace per anni, grazie alla magia che ha sigillato le forze del male impedendo loro di riversarsi sui regni. Almeno fino a ora. Osaron, la più oscura entità di Londra Nera, si è impossessato di Londra Rossa. E desidera essere venerato. Neppure i maghi più forti dell’impero possono competere con lui, così Kell e Lila si lanciano in un’impresa disperata. Insieme al pirata Alucard Emery e al redento Antari Holland intraprendono la ricerca di un artefatto magico in grado di sconfiggere Osaron definitivamente e impedire l’avanzata delle ombre in tutto l’impero.”

“Il principe Antari era in sella al cavallo,arruffato, il cappotto rosso aperto a rivelare la pelle nuda, una striscia di sangue, una cicatrice particolare. E alle spalle del principe dall’occhio nero, aggrappata a lui, c’era Lila Bard.”

Recensione: “Intraprendere la lettura di Dark, vuol dire viaggiare nuovamente non solo indietro nel tempo, ma anche per altri mondi, ritornando nella nostra amata Londra Rossa.
Una Londra parallela alla nostra, così simile, ma così diversa.
Impregnata di così tanta magia, da far sognare chiunque di poter trovare un passaggio ancora aperto e mai chiuso da un Antari.
O di essere direttamente un Antari.
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Un giorno.
E’ bastato un singolo giorno per cambiare tutto.
La vita di tutti verrà stravolta nel giro di sole 24 ore e niente sarà più come prima.
Abbiamo lasciato i nostri amati protagonisti alle prese con momenti drammatici, mentre il resto della città sembra pensare ai festeggiamenti del torneo appena concluso con la vittoria di Alucard.
Kell, stufo del trattamento da parte dei reali Maresh, gli stessi che avrebbero dovuto amarlo come un figlio, ma che invece non hanno fatto altro che dare ragione ai timori di Kell.
Di non essere mai abbastanza, di non essere mai stato visto come un figlio vero, ma di essere stato tenuto buono per via del suo essere Antari.
Una volta arrestato con una scusa assurda, deciderà di scappare per prendersi un momento per se, per stare lontano da quella casa che non fa altro che provocargli dolore.
Con l’unica eccezione di Rhy, che davvero gli vuole bene come ad un fratello, perché è così che si considerano entrambi.
Non è il sangue a creare un legame.
Il problema è che verrà ingannato e rapito e così all’inizio di questo terzo e ultimo volume, ritroviamo Kell legato, privato momentaneamente della magia e torturato.
Rhy, che man mano appassisce con l’appassire della magia di Kell, per via del loro legame.
Lila partita alla ricerca di Kell, mettendo tutta se stessa nel trovarlo e così avremo finalmente la certezza a tutte le nostre domande: Lila è un Antari.
Così viaggiando per i mondi andrà alla sua ricerca e Alucard, che si sente impotente di fronte alla vita di Rhy che sta volando via, senza poter far nulla.
E con i reali Maresh, che come sempre non pensano mai a Kell.
Ma il vero pericolo è alle porte, il male assoluto sta arrivando da Londra Nera, il mondo dimenticato e perduto.
Passando per Londra Bianca, una volta arrivato a Londra Rossa cercherà di conquistare il mondo intero, per farlo suo e consumare nuovamente un mondo come fece secoli prima con il proprio.
Osaron è potente e sembra che niente e nessuno possa fermarlo, fermare la sua magia oscura e potente.
Ma ha bisogno di un corpo per poter essere completo: quello di un Antari.
Mentre cerca continuamente di prendersi il corpo di Kell, da poco sfuggitogli grazie a Lila, Londra Rossa deve combattere e proteggersi dalla sua nebbia oscura che sembra possedere ogni persona che tocca.
Solo il sangue Antari sembra fermarlo, ma Kell e Lila sono solamente in due e le persone sono tante.
Ben presto si renderanno conto di essere impotenti di fronte ad una nebbia così oscura e che il loro sangue non basta.
Ma quando tutto sembra essere perduto, ecco che qualcuno riesce a sopravvivere alla nebbia.
Ma cosa succederà a chi resiste al richiamo oscuro?
Sopravvivranno tutti, oppure Osaron cercherà di sbarazzarsi dei “difetti” della nebbia?
Nella corsa contro il tempo, alla ricerca dell’arma perfetta per poter sconfiggere Osaron, si ritroveranno a dover fare trattative pericolose in un mercato del tutto particolare.
Incantesimi pericolosi verranno pronunciati.
Una volta presa una decisione, non si può tornare indietro.
E le conseguenze da pagare, potrebbero essere alte.
Il lettore finalmente verrà a conoscenza non solo di alcuni fatti del passato, riguardanti sia i mondi che gli Antari.
Ma avremo anche risposte sul passato di alcuni personaggi.
In una continua corsa contro il tempo, i nostri eroi dovranno lottare con tutti se stessi per tentare di sconfiggere il male assoluto che vuole portare via altri mondi.
Un colpo di scena dietro l’altro, terrà il lettore costantemente con il fiato sospeso e in ansia con un finale incredibile.

Ambientazione

Una cosa che ho sempre apprezzato di questa trilogia, è la capacità dell’autrice di rendere completamente diversi tutti i quattro mondi da lei creati.
Perché apprendiamo dal primo romanzo che i mondi collegati, uniti, sono quattro.
Sono quattro mondi, quattro Terre, quattro universi paralleli ma allo stesso tempo diversi.
Mi spiego, sono si quattro pianeti simili fisicamente, come terre, oceani ecc… ma hanno veramente pochi punti in comune.
Come ad esempio la città di Londra che è uno dei pochi punti cardini uguali in tutti i mondi, infatti sono i punti di riferimento che gli Antari usano per potersi spostare in sicurezza tra i mondi, per evitare di farsi male.
Di finire in posti pericolosi o di cadere.
Ma le differenze le si trovano non solo nel nome dei posti, nel modo di vivere, nella progressione o meno in un certo campo.
Per esempio nella Londra Rossa (di Kell, Rhy…), la Francia non esiste, o meglio dire, esiste il terreno, la terra, ma si chiama diversamente.
I territori sono suddivisi in modo diverso.
Ma un’altra cosa particolare, che le persone che vi abitano sono diverse.
Solitamente quando si parla di mondi paralleli, altre dimensioni/universi, solitamente sono rare le persone che esistono solo in una o due versioni.
Solitamente quando si parla di Multiverso, dimensione parallela, si parla di infinite terre e infinite versioni di una persona che allo stesso tempo è la stessa e non lo è.
Qua invece anche se la Terra è la Terra, le persone che abitano i diversi quattro mondi sono diverse.
Non esistono altre versioni di Kell, Lila ecc…
Quando noi lettori abbiamo iniziato il viaggio con A Darker Shade of Magic (Magic), abbiamo appreso dall’inizio che una volta erano collegati, poi è successo un fatto grave che ha portato la decisione di prendere e chiudere tutti i passaggi.
Per secoli sono stati quattro mondi/dimensioni uniti, anche chi era privo di magia (se ricordo bene) poteva passare tramite queste porte aperte dagli Antari e viaggiare per l’altro mondo.
Instaurando così non solo rapporti di amicizia e altro, ma rapporti commerciali, portando da un mondo all’altro quello che mancava.
Finchè poi verrà spiegato meglio all’interno di questo terzo volume e nel primo volume della Graphic Novel (Il principe d’acciaio), cos’è successo.
E da quel momento i tre mondi rimasti, -essendo Londra Nera caduta e la causa principale di tutto-, si sono sviluppati in maniera diversa, anche per via della differenza di diffusione di magia.
Se ben ricordate è ambientata nel 1800 come storia, è mentre Londra Grigia è chiaramente il nostro mondo, quindi con i suoi pregi i quali i vari metodi di illuminazione per esempio quella a gas, per poi passare verso fine XIX secolo a quella elettrica di Edison.
Oppure nel corso del tempo gli strumenti musicali, tutte cose che conosciamo, che l’uomo ha inventato nei secoli, essendo che la magia nella Londra Grigia è pian piano scomparsa del tutto dopo la chiusura delle porte, purtroppo.
E con i suoi difetti, tra i quali il razzismo e il patriarcato ecc…
Nella Londra Rossa, vediamo un 1800 diverso, un 1800 da sogno per molte cose.
Non solo perché è il mondo più equilibrato in fatto di magia, c’è il giusto uso della magia e il non uso quando non è necessaria.
Ma leggiamo di un mondo avanti, privo di razzismo tra le razze.
Leggiamo di reali dalla carnagione olivastra/scura come i Maresh appunto.
Leggiamo di donne trattate alla pari, con Donne capitani della guarda reale come Isra.
Non ci sono discriminazioni verso gli omosessuali.
Ovviamente le mele marce ci sono anche nella Londra Rossa, purtroppo capitano da ogni parte.
Ma è più da singoli individui spregevoli e non da una massa di tanti.

Stile

Una cosa che ho amato è la scrittura in terza persona.
Una scrittura difficile a mio parere e ogni volta che trovo un’autrice o autore brava/o nell’usarlo, resto sempre incantata.
Perché il lettore si trova davanti diversi punti di vista, riuscendo così ha scoprire tutta la storia e tutti i punti di vista a 360°.
In più, mentre nel primo volume abbiamo appreso la magia Antari tramite Kell, che per lui era già un dato di fatto e chiaramente già in grado di usarla ampiamente.
In questo terzo volume, il lettore scopre pian piano le capacità di un Antari, tramite Lila.
Che da poco ha compreso la reale potenza del proprio potere.
Mentre leggiamo della magia che man mano cresce in lei, lo viviamo con lei.
Percepiamo anche la prima volta in cui lei attraversa la porta dei mondi con la magia di sangue, e leggeremo come non è così semplice come sembra.

La magia e world building (in generale)

Questo terzo volume, ma in generale l’intera trilogia, ha letteralmente tutto.
E’ una storia completa, perché fin dal primo romanzo l’autrice si prende il tempo necessario e giusto nel mostrarci il suo mondo.
Quello che lei ha pensato, creato e lo fa nel modo adeguato, mostrando subito il necessario per far comprende al lettore dove si trova e poi pian piano, rilascia altre informazioni con l’avanzare della narrazione.
Descrivendoci ampiamente e in modo esaustivo, non solo l’ambiente che circonda i personaggi, ma anche in modo approfondito i personaggi.
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Nei primi due romanzi veniamo a conoscenza della vita e del passato di Kell, Rhy e Lila.
In questo capitolo finale, verremo a conoscenza di vicende del passato di Alucard, Emira, Maxim e Holland.
La magia in questo mondo non è ereditaria, ma è la magia che sceglie chi è degno e chi no.

In conclusione

Ho amato profondamente questo volume e l’intera trilogia.
E’ un romanzo e una trilogia che consiglio a tutti gli amanti del fantasy.
Chiaramente è un volume più duro, crudo e forte rispetto ai due volumi precedenti.
E anche se “Il principe d’acciaio” è stato scritto dopo “Dark” e quindi in teoria va letto dopo, io sono contenta di aver letto il prequel prima di questo terzo volume.
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Voto: 5/5.

As Athera = Per Crescere
As Pyrata = Per Bruciare
As Illumae = Per Illuminare
As Travars = Per Viaggiare
As Orense = Per Aprire
As Anasae = Per Disperdere
As Hasari = Per Guarire
As Tascen = Per spostarsi all’interno di un mondo.
As Staro = Per sigillare.
As Steno = Per spezzare.