L’allieva di Alessia Gazzola.

“Ho bisogno di credere che malgrado tutti i miei sbagli e malgrado tutte le volte in cui mi sento inadeguata a una professione che adoro ma che è più grande di me, posso farcela.”

Titolo: L’allieva (#1) di Alessia Gazzola.
Pagine: 384.
Editore: Longanesi.
Collana: TEA Edizioni.
Trama: “”Sono trascorsi dieci anni dalla nascita «pubblica» di Alice Allevi, qualcuno in più dal momento in cui si è affacciata in me con il suo fitto frangettone scuro e i suoi modi pasticcioni e confusionari. Alice è una specializzanda in Medicina legale alle prime armi, talvolta un po’ pigra quando si tratta di studiare, ma dotata di grande empatia e curiosità. È la dannazione dei suoi superiori, soprattutto di Claudio Conforti, che per lei è il migliore da cui imparare ma con cui al contempo ha una relazione complicata che oscilla tra antipatia e attrazione. Se c’è una cosa che Claudio non si stanca mai di fare (oltre a stuzzicarla) è ammonirla sul fatto che il medico legale non deve farsi coinvolgere emotivamente dai casi di cui è incaricato di occuparsi, aspetto che invece per Alice è impossibile evitare. Specialmente se sul tavolo settorio c’è una ragazza di poco più giovane di lei, Giulia Valenti, morta di shock anafilattico dopo aver assunto dell’eroina. È come se Alice non riuscisse a rassegnarsi che quel corpo – qualunque corpo, in realtà – non sia ormai altro che un contenitore vuoto. E anche se è vero che mettersi sulle tracce di chi e cosa quella persona amava non fa parte dei suoi compiti, Alice non riesce a impedirsi di farlo… e di finire in un mucchio di guai!” (Alessia Gazzola)”

“Quando ti lanci senza paracadute, devi pur aspettarti di romperti qualche osso.”

Recensione: “Alice Allevi non è una specializzanda come tutte le altre.
Alice non è solamente alle prime armi nel settore della Medicina Legale, è anche goffa, pigra quando si tratta di studiare e a volte ritardataria.
Ma ha una grande empatia e sensibilità verso il genere umano, forse a volte anche troppo.
Ed è la dannazione dei suoi superiori, soprattutto di Claudio Conforti, che non fa altro che rimproverarla per la sua estrema curiosità.
Perchè Alice non si ferma al classico lavoro da medico legale, ma indaga in modo profondo nella vita della vittima e delle persone che la circondavano.
Si lascia coinvolgere e inizia a fare supposizioni come una detective emergente.
Peccato che lei non lo sia!
Questa sua curiosità potrebbe farla finire nei guai prima o poi, eppure Alice è fatta così.
Non riesce a voltare lo sguardo dall’altra parte.
Non riesce a non farsi coinvolgere.
Alice è sempre stata sofferente alla sofferenza umana, per questo ha scelto il ramo della medicina legale.
Di certo non si aspettava di dover avere a che fare con i parenti delle vittime e soprattutto, dovrà farsi passare l’avversione per i cadaveri o non sarà facile intraprendere questo lavoro.
Non quando passa le giornate a battibeccare con Claudio, un giorno amico e il giorno dopo nemico.
Tra una rincorsa per arrivare in tempo, il rischio di ripetere l’anno se non si impegnerà nelle ricerche e il mettersi costantemente nei guai.
Seguiremo le sue vicende personali composte dalla coinquilina/amica Yuki, una Giapponese dall’animo puro appassionata ovviamente di manga e anime.
Un fratello fotografo alla ricerca dell’ingaggio giusto.
Da genitori a volte troppo apprensivi e un nuovo amore in vista.
Arthur, un giornalista conosciuto per caso durante una festa.
Con Arthur potrebbe rivelarsi un’altalena tra felicità e sofferenza, per via del lavoro impegnativo di lui.
Senza contare i colleghi divisi tra amici come Lara e rivali come Ambra pronti a tutto per arrivare ad un alto livello.
Sul tavolo settorio arriverà il corpo di una giovane ragazza, morta di shock anafilattico all’apparenza.
Ma Alice che l’aveva incontrata per caso il giorno prima, non riesce a rassegnarsi nel vederla li distesa, priva di vita così giovane.
Non riesce a pensare che il giorno prima l’ha incrociata per caso e il giorno dopo quella stessa persona non respira più.
Non riesce a credere alla morte accidentale o al suicidio come ipotizzato da alcuni.
Per Alice c’è sicuramente altro sotto.
Alice inizierà a mettersi sulle tracce del suo passato, per scoprire quali sono state le reali cause che l’hanno portata a morire di shock.
Non è possibile che abbia ingerito volontariamente del paracetamolo, non quando sapeva di essere altamente allergica.
E cosa significa quella conversazione che ha ascoltato per caso?
Potrebbe forse essere importante per le indagini?
E’ compito suo porsi tutte queste domande? Ovviamente no.
La curiosità e la voglia di verità le faranno fare passi che non dovrebbe? Ovviamente si.
Si metterà nei guai? Ovviamente, parliamo di Alice Allevi.
Riuscirà a dimostrare il suo valore?

Stile e trama.


Lo stile è scorrevole e coinvolgente.
È affascinante scoprire attraverso gli occhi di un’esperta questo ramo della medicina.
Solitamente nei romanzi non viene molto mostrata la medicina legale, neanche nelle serie tv.
Si comprende chiaramente che l’autrice sa di cosa sta parlando, infatti Alessia Gazzola stessa è laureata in Medicina Legale ed è stata un medico legale.
In questo romanzo scoprirete com’è essere una specializzanda in questo campo.
Com’è avere a che fare con le vittime, rendersi conto che erano persone che respiravano, pensavano, sognavano e che poi qualcuno crudelmente – o la sfortuna – ha deciso di fermare tutti quei sentimenti che provavano.
Fermare quel futuro che non avverrà mai.
Si percepisce che la sua scrittura è di una persona che sa quello di cui sta scrivendo.
Di una persona all’interno di questo mondo.
I medici legali fanno un enorme lavoro, molte volte poco riconosciuto secondo me.
Un lavoro fondamentale da unire alle indangini delle forze dell’ordine.
Grazie a loro si può venire a conoscenza delle reali cause di morte di casi all’apparenza senza soluzione o casi all’apparenza di morti accidentali o volontarie.
E in queste pagine si scoprirà pagina dopo pagina i loro metodi, i loro studi e anche le difficoltà di dover dare cattive notizie.
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Avevo alte aspettative su questo romanzo, avendo amato tantissimo la serie tv.
In parte sono state soddisfatte, in parte no.
Il romanzo mi è piaciuto e mentre sto scrivendo questa recensione, sto già attualmente leggendo il secondo.
Come ho detto sopra, ho apprezzato tutta la parte medical del romanzo.
Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, le loro storie, l’ambientazione.
Le amicizie vere presenti nella storia.
Ho apprezzato il perfetto equilibrio tra la vita personale di Alice e la sua vita lavorativa.
Pagina dopo pagina impareremo a conoscere Alice, il suo carattere dolce, sensibile, la sua empatia e a volte ingenuità.
Leggeremo della sua onestà, della sua estrema curiosità e della sua umanità veramente grande.
Attraverso il suo punto di vista conosceremo anche Claudio, Yuki e Lara.
L’ho trovato davvero bilanciato da questo punto di vista.
Anche il caso è coinvolgente, il lettore si ritroverà a indagare insieme ad Alice, a porsi domande.
A fare ipotesi.
Apprezzo tantissimo quando un romanzo mi fa sentire così coinvolta.
L’unica nota dolente secondo me, è proprio il personaggio di Arthur e la componente romance.
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Da qui possibili spoiler.

Personalmente ho trovato il personaggio di Arthur forzato, così come la relazione che
sembra nascere pagina dopo pagina con Alice.
Io personalmente avrei preferito che non ci fosse, che non fosse inserito.
Ho la sensazione che abbia voluto formare un triangolo amoroso per forza, ma i triangoli già non li apprezzo molto di normale, ma quando vengono gestiti così, men che meno.
Imparando a conoscere i personaggi, avrei preferito vedere la storia concentrarsi direttamente tra Alice e Claudio.
Si comprende che da parte di Alice in passato ci siano stati dei sentimenti, un’infatuazione almeno.
Da parte di Claudio non si intuisce quasi nulla, se non poco.
Claudio viene presentato quasi come un “Casanova”, però si percepisce l’attenzione e i riguardi che ha verso Alice.
Io ho percepito questo, di conseguenza non riuscendo a “sentire” Arthur, a conoscerlo visto che sappiamo poco, non sono riusciuta a percepire il legame con Alice.
Di conseguenza la lettura è stata leggermente “rovinata”, da un personaggio che ho percepito come forzato.
Non sono riuscita a percepirli, si sono frequentati poco per scoppiare l’amore così d’improvviso.

In conclusione.


È un romanzo che ho apprezzato molto.
È un romanzo che consiglio per la sua originalità nel portare una parte del mondo della medicina diverso dagli altri, che abbiamo imparato a conoscere tramite serie tv o romanzi.
Lo consiglio per chi cerca romanzi con personaggi che hanno una crescita personale.
Lo consiglio a chi ama leggere di amicizie vere.
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Voto: 4/5.”

“Esiste sempre qualcuno migliore di noi. A volte è proprio la competizione con chi è superiore a migliorarci.”