Canzone per un nuovo giorno di Sarah Pinsker.

“La musica non era una scelta per quanto mi riguardava. […]Suonare era il fuoco che teneva alla larga i mostri. Niente poteva toccarmi nel bel mezzo di una canzone.”

Titolo: Canzone per un nuovo giorno di Sarah Pinsker.
Titolo originale: A Song for a New Day.
Uscita: Il 26 gennaio 2024.
Pagine: 368.
Editore: Fanucci Editore.
Costo: 16.00 cartaceo. 7.99 ebook.
Genere: Science Fiction. Music. Virtual reality. Distopia. Post Apocalyptic society.
Trama: “Nel Prima, Luce Cannon era al vertice della sua carriera musicale. Ora, nel Dopo, gli attacchi terroristici e i virus letali hanno indotto il governo a vietare i concerti. Così il legame che Luce aveva con il mondo – la sua musica, il suo scopo nella vita – le viene precluso per sempre. Finisce quindi a esibirsi in concerti illegali per una piccola ma appassionata comunità. Rosemary Laws ricorda a malapena i tempi del Prima. Trascorre le sue giornate nel Cappuccio virtuale lavorando per il Servizio clienti della multinazionale Superwally, senza alcun tipo di contatto reale. Per caso, trova un nuovo lavoro e una nuova vocazione: scoprire musicisti straordinari e portare i loro concerti a tutti tramite la realtà virtuale. Ma per riuscirci, dovrà fare una cosa totalmente nuova: uscire in mezzo alla gente e frequentare i concerti illegali. Quando si accorge di come potrebbe veramente essere il mondo, ciò che ha sempre conosciuto fino a quel momento non le basterà più.”

Ringrazio la fanuccieditore per la copia cartacea 😀

“Se nessuno fosse venuto a salvarmi, avrei dovuto trovare un modo per salvarmi da sola.”

Recensione: “La sensazione delle dita che danzano sulle corde.
La vibrazione del suono che riverbera dentro il corpo.
La sensazione di cantare e suonare davanti a centinaia di volti che sono li per te.
La sensazione di condividere un momento unico e speciale con migliaia di persone.
È questo che Luce Cannon ha sempre sognato di fare.
Luce vive di musica.
La musica fa parte di lei.
La musica è il suo respiro quotidiano.
Non potrebbe mai vivere senza tutte le emozioni che lo scrivere un testo, il cantarlo e il suonarlo davanti a tante persone le suscitano.
Luce ha lottato per essere avvolta costantemente dalla musica.
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Dopo un’infanzia passata a combattere contro i sensi di colpa per desiderare di intraprendere il lavoro dei proprio sogni, in una comunità che l’avrebbe voluta in un determinato modo.
Dopo aver combattutto contro se stessa, contro i propri sentimenti per tentare di essere come la sua famiglia voleva.
Luce Cannon non ha avuto altra scelta che andare via e intraprendere il viaggio verso la libertà da sola.
Un viaggio che le avrebbe permesso di essere una cantante/musicista e libera di amare chi il cuore le comandava.
Luce era agli inizi, all’apice della sua splendida carriera quando si è vista scivolare via dalle dita tutto quello per cui aveva lottato.
Un giorno.
Un solo giorno ha cambiato non solo la sua vita, ma quelle di ogni cittadino d’America.
All’inizio erano allarmi bomba negli alberghi, poi sono passati ai musei, concerti e in ogni angolo del paese.
Come se non bastassero gli attacchi terroristici, uno strano morbo ha iniziato a diffondersi per le vie d’America, mietendo vittime in ogni dove.
Da un giorno all’altro la vita di ogni cittadino sul suolo Americano cambia drasticamente.
Fino al giorno prima ogni persona conduceva una vita libera e ricca di impegni.
Una vita fatta di scuola, lavoro, passeggiate al parco, serate in discoteca o ai concerti.
Eventi nelle librerie o nei centri commerciali.
Giornate semplici o ricche di avventura.
Dopo quel primo allarme bomba, la vita non è più stata la stessa.
Il governo ha iniziato a vietare i concerti e non solo, rendendo la vita impossibile di essere vissuta.
Mettendo in atto la politica del terrore, il governo e diverse multinazionali hanno preso il sopravvento creando il “dopo”.
Un dopo dove nessuno riesce a trovare un posto per se stesso.
A Luce non resta che reinventarsi e darsi ai concerti illegali.
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Rosemary non ha alcun ricordo del prima, se non brevi lampi di memoria di una partita vissuta allo stadio.
Rosemary è cresciuta nella paura.
Paura che da un momento all’altro uno starnuto avrebbe potuto contagiarla e farla morire.
Paura che il solo toccare una superficie sfiorata da altri la potesse far morire.
Paura ad uscire di casa, paura di affrontare un mondo che sembra nascondere pericoli mortali in ogni angolo.
Rosemary è cresciuta in un mondo tecnologicamente avanzato dopo gli attacchi terroristici e il morbo che ha devastato intere città.
A che pro uscire per andare a lavorare o a fare spesa, quando basta collegarsi a un dispostivo per farlo?
A che pro uscire, passeggiare, sognare la vita del “prima” di cui sente tanto parlare, quando può godersi un paesaggio o un evento, grazie alla tecnologia?
Il mondo di Rosemary è composto principalmente dalla realtà virtuale.
Ormai quasi ogni cosa è a portata di un click e il contatto umano è quasi inesistente.
Rosemary cresciuta per anni nella politica del terrore, inizierà a veder vacillare le sue sicurezze e certezze quando le verrà proposto un lavoro che la farà andare nel mondo.
Nel mondo reale.
Il vecchio mondo fatto di persone che si sfiorano per sbaglio sulla metro.
Persone che ridono, scherzano, si abbracciano, parlano vicini.
Che si sfiorano volutamente tramite una carezza o un bacio.
Persone che decidono di condividere un ascensore o un tavolo al ristorante.
Persone che non vivono costantemente la loro vita online.
Persone che non vivono costantemente nella paura.
Persone che desiderano ritornare alla vita di prima.
Persone che frequentano concerti illegali.
Rosemary dovrà avventurarsi nei concerti illegali e in mezzo alla gente per trovare talenti da far conoscere al mondo.
Ma forse quello che potrebbe scoprire e trovare, va ben oltre al lavoro.
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Un giorno le strade di Luce e Rosemary si incroceranno per caso e quando scoprirà i concerti illegali, il mondo come l’ha sempre conosciuto non sarà più come prima.
Riuscirà Luce a reinventarsi grazie ai concerti illegali?
Riuscirà a ritrovare quell’amore, quelle sensazioni che solo la musica sapeva donarle?
Riuscirà a trovare il suo posto in un mondo che sembra voler tarpare ogni sogno?
Riuscirà Rosemary a scoprire la bellezza della vita del prima?
Riuscirà a combattere contro le mille ansie e paure che la affligono?
Riuscirà a trovare il suo posto nel mondo?

Stile, trama e riflessioni.


La storia ci viene narrata da due punti di vista e attraverso due salti temporali.
L’autrice si prende il tempo necessario per mostrarci i due “mondi”, per mostrarci il “prima” che corrisponde al nostro presente e al presente di Luce.
E il “dopo”, che rappresenta il presente di Rosemary, ma il futuro e poi presente di Luce.
I capitoli alternati tra presente e futuro rendono scorrevole e coinvolgente la lettura.
Non risultando mai lenti o pesanti.
Anzi, ci faranno percepire il magone e la malinconia di un mondo perduto.
La perdita della libertà ottenuta dopo secoli di battaglie.
La sensazione di soffocamento, di terrore e di ingabbiamento del futuro.
Un futuro dove il consumismo sfrenato a portata di un click, cerca di non far pesare la politica del terrore.
Facendoti credere di non aver bisogno di uscire, quando puoi avere ogni cosa a casa.
Alternando i due archi temporali, l’autrice ci mostra il momento del declino e il dopo completamente stravolto, irriconoscibile, agghiacciante.
Un mondo dove la tecnologia ha preso il sopravvento in ogni dove.
Un mondo dove non esiste quasi più il perfetto equilibrio tra vita reale e vita virtuale.
È impossibile non farsi coinvolgere completamente dalla lettura, perché questo romanzo è in parte lo specchio di una realtà che abbiamo conosciuto, in parte uno specchio di una realtà che abbiamo evitato per un soffio.
Attraverso queste pagine vi renderete conto di quanto siamo andati vicino al dopo che vivono i personaggi all’interno della storia.
È agghiacciante rendersi conto di quanto ci siamo andati veramente vicino.
Di quanto basta un niente, un singolo momento per permettere a un governo di prendere in mano un paese e tenerlo sotto dittatura e di permettere alle multinazionali di prendere il controllo totale dei nostri consumi.
È agghiacciante rendersi conto di quanto queste parole sembrano quasi profetiche, visto che in lingua originale è uscito a settembre del 2019.
Questo romanzo non è solo fantascientifico e post apocalittico, ma è anche un distopico.
Questo è un altro romanzo che mi ha riportato alla memoria “1984” di George Orwell.
Se “1984” rispecchiava la società dell’epoca in cui è stato scritto e i timori di come sarebbe potuto essere il futuro dopo quegli eventi. Parliamo del 1948.
“Canzone per un nuovo giorno” rispecchia letteralmente la società odierna e il pericolo di come potrebbe essere il nostro futuro, se permettiamo non solo alla politica del terrore di attecchire.
Ma se permettiamo anche l’estremo uso della tecnologia in ogni singolo campo e in ogni singolo momento della giornata.
La tecnologia è importante, fondamentale in molti campi se usata in modo adeguato.
Se usata nel modo giusto è un bellissimo e importantissimo strumento di progresso.
Se usata nel modo errato diventa un’arma, uno strumento di controllo nelle mani di chi la gestisce.
Uno strumento che può affondare le relazioni sociali e rendere così le persone più facili al controllo.

In conclusione.


Ribadisco che è impossibile non farsi avvolgere completamente dalla storia e dai personaggi.
Fin dalla trama ci si sente attirati in quest’avventura che si prospetta agghiacciante.
Un mondo senza musica condivisa?
Un mondo senza arte condivisa?
Un mondo senza letteratura condivisa?
Un mondo che incoraggia il contatto virtuale e demonizza il contatto umano?
Una trama che è un grido di allarme, ma un titolo che è un urlo di speranza.
Un romanzo potente sulla forza della musica e delle persone.
Un romanzo dove ogni nota arriva dritta al cuore del lettore.
Un romanzo che riesce a coinvolgerti completamente, a inglobarti nella storia.
Un romanzo che è un pugno alla stomaco e un avvertimento di un futuro che abbiamo rischiato di sfiorare.
È un romanzo che fa riflettere.
È un romanzo che mi fa ricordare perché a volte bisogna essere terrorizzati dal troppo uso e avanzamento della tecnologia in ogni campo.
Un romanzo dove la musica è un mezzo per gridare il proprio diritto alla libertà e al libero arbitrio.
Un mezzo per gridare alla libertà di parola, di espressione in ogni campo.
Un grido contro la censura, contro la politica del terrore, contro le leggi sbagliate che limitano la democrazia fin’ora conosciuta.
È un romanzo che dovrebbero leggere tutti.
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Voto: 5/5.”

“È la miglior canzone che abbia mai scritto. Penso che parli a qualcosa che sta succedendo. La sensazione di voler creare qualcosa ma non avere gli strumenti per farlo, aver perso il linguaggio.”

L’autrice.

Sarah Pinsker è nata a New York nel 1977, è una scrittrice statunitense di fantasy e fantascienza.
Canzone per un nuovo giorno” è il suo primo romanzo, con il quale ha vinto il premio Nebula nel 2019 come miglior romanzo dell’anno.
Ma non è solo autrice di questo romanzo, è autrice di oltre cinquanta racconti brevi e di un’altro romanzo e una raccolta.
Ha vinto:
-tre premi Nebula Award come miglior racconto nel: 2015, 2020 e 2022.
-due Hugo Award come miglior racconto nel 2021 e 2022.
-il Philip K. Dick Award nel 2019.
-il Theodore Sturgeon Award nel 2014.
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Le sue opere hanno anche ricevuto nomination per il Nebula, l’Hugo, il Locus e il World Fantasy Award.
Le sue opere sono state pubblicate anche in riviste importanti come:
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-Asimov’s.
-Strange Horizons.
-Fantasy & Science Fiction.
-Uncanny Magazine.
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E in diverse antologie.
La raccolta “Sooner or Later Everything Falls into the Sea” (inedita in Italia), si è aggiudicata il Philip K. Dick Award.
Infine, “Canzone per un nuovo giorno” diventerà una serie tv sviluppata da Jessica Matthews con la produzione della Jason T. Reed Productions.

Curiosità.

Leggeri spoiler.

Durante la lettura si può percepire completamente il suo amore e la sua conoscenza della musica.
Si percepisce che sa cosa vuol dire suonare in piccoli locali o nei salotti.
Sarah Pinsker è anche una cantautrice e musicista.
Il nome della sua band è Stalking Horses, vive a Baltimora, nel Maryland.
Potete trovare anche alcuni video su You Tube.

“Lei era una nota che non aveva mai saputo di potersi adattare a un accordo.”