Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo di Elena Favilli.

“La gente reagisce positivamente alle persone sicure di quello che vogliono.”
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-Anna Wintour.

Titolo: Storie della buonanotte per bambine ribelli. 100 donne migranti che hanno cambiato il mondo di Elena Favilli.
Titolo originale: 100 Immigrant Women Who Changed the World.
Pagine: 209.
Editore: Mondadori.
Collana: Oscar Absolute. Oscar Mondadori Vault.
Trama: “”Il volume racchiude cento biografie di donne che hanno lasciato il loro paese d’origine per una moltitudine di ragioni diverse: chi per trovare nuove e migliori opportunità, chi per il bisogno di sfuggire a situazioni difficili. I lettori scopriranno le vite di Josephine Baker, ballerina e attivista, di Asma Khan, rinomata chef e di Alice Guy, la prima regista della storia, e ancora la cantante Carmen Miranda, l’eclettica Rihanna, la fumettista Marjane Satrapi e tante altre. Informatiche, chirurghe, musiciste, politiche, campionesse di judo e scacchi: queste figure fuori dal comune ispireranno le bambine – e i bambini – di tutto il mondo a inseguire i propri sogni, oltre ogni confine. Per non smettere di sognare: da qualsiasi posto veniamo, ovunque andiamo. Età di lettura: da 8 anni.””

“Ho visto che le città possono agire insieme, anche quando i paesi si rifiutano di farlo.”
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-Anne Hidalgo.

Recensione: “Una premessa, in questo caso io recensisco la versione audible di questo libro.
Quindi non posso commentare le illustrazioni presenti nella versione cartacea, perché appunto non le ho viste, se non una o due di sfuggita in libreria anni fa.
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Immaginate un giorno di dover lasciare la vostra casa.
La vostra amata città.
I vostri amici.
I vostri parenti e di dover partire nel cuore della notte con solo i vestiti addosso e pochi averi.
Mentre le bombe intorno a voi distruggono ogni cosa.
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Oppure immaginate di vedere un membro della forza di polizia ad ogni angolo.
Che vi controlla, che vi chiede dove andate, cosa fate.
Che vi dice di restare al vostro posto.
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Immaginate un governo che vi impone il proprio volere nel farvi vivere come una singola persona desidera.
Impendendo alle persone di decidere per la propria vita.
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È da queste situazioni che la maggior parte delle 100 donne migranti di questa raccolta scappa.
Da paesi avvolti dal fuoco delle bombe o da dittature che eliminano persone solo perché respirano, ancora un po’.
La maggior parte di queste donne, oltre ad aver subito quello che ogni donna chi più chi meno subisce almeno una volta nel corso della vita.
Hanno affrontato anche il razzismo e la difficoltà di trovarsi in una nuova terra a loro sconosciuta, con una lingua e cultura da imparare.
Altre invece sono migrate per lavoro e per inseguire opportunità che magari nel proprio paese non erano possibili.

Stile e trama.


Lo stile risulta scorrevole fin da subito e una delle prime cose che si apprezza di questa raccolta, è il fatto che sono narrate/scritte in ordine alfabetico per nome e non per cognome.
Già, proprio così.
Sono in ordine per i loro nomi femminili e non per i cognomi, che solitamente sono degli uomini, visto che prendiamo il cognome dal nostro padre.
È si una raccolta femminista che mette in risalto il potere, il coraggio, l’audacia e l’intraprendenza delle donne.
Ma è quel femminismo giusto, quello che chiede e pretende a gran voce i pari diritti.
Il vero femminismo vuole semplicemente gli stessi diritti degli uomini e non sopraffarli.
Non è donne contro uomini.
Ma è donne e uomini insieme, come pari, in quanto siamo tutti esseri umani.
All’interno di questa raccolta non troverete solo storie con uomini meschini, crudeli e misogini.
Ma anche storie con donne che accanto a se hanno avuto dei bravissimi padri, fratelli o mariti che hanno sempre creduto in loro e le hanno sostenute.
Che hanno difeso i loro diritti e che erano molto avanti per le società dell’epoca.
Uomini che trattavano le donne alla pari, com’è giusto che sia.
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Voto: 5/5.”
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Questo terzo volume è narrato da:
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-Simona Biasetti.
-Elisa Contestabile.
-Marta De Lorenzis.
-Chiara Francese.
-Vanessa Lonardelli.

“Non esiste contrapposizione per chi è dotato per la matematica e chi non lo è. È la società a dirvi che per un unico campo, c’è un unico tipo di persona.”
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-Timnit Gebru.