Corri che ti passa: Se devi ripartire, fallo correndo di Federico Mancin.

Titolo: Corri che ti passa: Se devi ripartire, fallo correndo di Federisco Mancin.
Pagine: 118.
Editore: Independently published.
Trama: “Lo spettro di ansia e depressione e la corsa come terapia. Storia autobiografica di un runner neofita, che ha iniziato in un momento di difficoltà arrivando a correre in pochi mesi la sua prima 10km. Una storia di vita che diventa una storia di sport. Una storia di resilienza, in cui la corsa diventa prima rifugio e successivamente passione. La corsa può cambiarti la vita e farti stare meglio. Se vuoi ripartire, fallo correndo.”








Recensione: “Quando ho iniziato a sfogliare queste pagine, non sapevo esattamente cosa aspettarmi.
Avevo solamente una certezza, che non si trattava di un romanzo, ma di una storia vera.
La storia dell’autore che ha messo nero su bianco le sue peggiori paure, ansie, timori, con coraggio incredibile.
Nella speranza di aiutare altri che vivono quello che ha vissuto lui.
In Italia parlare di ansia, ipocondria, paranoia e depressione è ancora un enorme tabù e siamo quasi nel 2020, manca davvero pochissimo.
Quello che la maggior parte delle persone non capisce, che non è divertente nemmeno per chi ne soffre, essere costantemente ansioso, per tutto, per ogni cosa.
Avere una parte di te che capisce che è assurdo il pensiero che stai facendo in quel determinato momento.
Che è assurdo avere così ansia, paura, eppure, c’è l’altra parte che prende sempre il sopravvento e ti fa quindi pensare il peggio e ti fa star male.
Posso capire cosa voglia dire avere ansia, leggere paranoie, essere un po’ ipocondriaci.
Sapete, tutti sappiamo che è sbagliato andare a guardare su google certe cose, eppure ci caschiamo e imperterriti finiamo per cercare informazioni online.
Questo libro è toccante e spero davvero che in molti possano capire che non è divertente per nessuno.
Non solo per chi lo “vive” da fuori, ma soprattutto per chi lo vive, quotidianamente.
Questo non è una storia romanzata, ma la vita vera messa nera su bianco.
L’autore ha parlato dei suoi pensieri e timori più oscuri, quei pensieri che ti vergogni nel momento stesso in cui li pensi sul momento, figurati a dirli ad alta voce.
Ho apprezzato molto questo coraggio di mettersi nero su bianco, nudo sulla carta.
Non è da tutti dire al mondo quello che si prova, i proprio timori, soprattutto in un paese che se provi a dire che vorresti andare dallo psicologo, ti guardano male quasi tutti.
Oppure se ne escono con frasi del tipo: “hai soldi da buttare, te lo darei io lo psicologo”.
Poi magari sono i primi ad averne bisogno, ma preferiscono restare così, piuttosto che chiedere aiuto a qualcuno.
L’autore attraverso la corsa ha ritrovato se stesso.
Un libro sulla determinazione e sul non arrendersi mai.
Consiglio.
Voto: 4/5.