Alle corde di Leandro Conti Celestini.

“Che fosse questo il modo giusto per cominciare?
Mai come adesso ti senti un trapezista in volo che sta per lasciare le mani del compagno e lanciarsi nel vuoto senza neanche poter vedere il trapezio dall’altra parte e senza la rete di sotto.
Nelle orecchie solo il rombo assordante della folla che smette nell’istante in cui ti tuffi, in apnea, per vedere se ce l’avresti fatta.
Se cadessi? Che cosa ti succederebbe?
Tornare indietro e accettare il posto di lavoro nell’azienda dove tuo padre lavora?”

Ringrazio leandroconticelestini per la copia digitale 😀

Titolo: Alle corde di Leandro Conti Celestini.
Pagine: 335.
Editore: Eroscultura Editore.
Trama: “Anno 1979, da qualche parte al confine tra Nevada e Oregon, fatto di strade deserte, montagne in lontananza, cieli sconfinati e il silenzio di un pomeriggio inquieto. Tristan è un giovane uomo con un sogno: entrare nel circuito del Professional Wrestling, ed è in viaggio per affrontare il primo incontro che potrebbe aprirgli le porte della nuova carriera. Inizierà così il suo percorso in locali da pochi soldi e match senza regole nelle periferie selvagge del nord America, nella speranza di venire notato dalle federazioni ufficiali ed entrare nel grande giro. Lontano dalla famiglia e dal mondo sicuro della sua piccola città dove mai niente accade, il viaggio lo farà crescere e mutare: dalla scoperta e accettazione della sua omosessualità, alle prime esperienze erotiche con altri uomini fino a rinsaldare il profondo rapporto con il suo Coach, da sempre figura paterna e fraterna al suo fianco. Incontrerà soddisfazioni e vittorie, piacere e godimento, ma anche dolore, incertezze e sconfitte, fino a incrociare la strada con un bellissimo ma pericoloso avversario, e un patto che lo lascerà ferito e solo. Sarà il match finale nella sfavillante città di Las Vegas che gli permetterà di riscattare la sua dignità e la direzione che sembrava aver smarrito? Per la presenza di scene erotiche gay e di cruenti combattimenti, se ne raccomanda la lettura a un pubblico adulto.”

Recensione: “Tristan non è un diciottenne come gli altri.
A scuola veniva costantemente lasciato da parte, solo.
Veniva considerato strano dagli altri, perché semplicemente non si conformava alle loro regole.
Lui amava leggere, disegnare, aveva voti medi e non dava fastidio a nessuno.
E in un liceo dove contavano i soldi dei genitori, vestiti alla moda e far casino, i bulli lo avevano già etichettato come lo sfigato di turno.
Per questo motivo durante gli anni del liceo, ha fatto ben attenzione a non far capire a nessuno i suoi sentimenti.
La sua attrazione verso il suo stesso sesso.
Ci troviamo in Nevada, fine anni’70, l’unico desiderio di Tristan è di andarsene via da una città dove non ha amici, una città che sembra non avere nulla per lui.
L’occasione arriva quando finalmente il suo Coach lo chiama dicendogli che finalmente ha una possibilità di andarsene.
Ha una possibilità di entrare nel giro del Wrestling, dopo esseri allenato per molto tempo.
Non è un mondo facile, negli anni ’70 era uno sport duro, difficile, spietato, crudele e molte volte ingiusto.
Ma è quello che Tristan sente, quello che vuole provare.
Inizierà così un viaggio on the road insieme al suo Coach, con una destinazione particolare: il suo futuro.
I genitori non sono per niente felici della sua scelta, ma Tristan deve trovare la sua strada.
Una strada iniziata quasi per caso.
Deve trovare se stesso e capire quello che prova anche per quanto riguarda l’attrazione verso il suo stesso sesso.
La prima tappa è l’Oregon, dove assiste a un reale combattimento chiamiamolo “clandestino”, dove non ci sono regole, ma solo la legge del più forte.
Resta un po’ shoccato dalla brutalità, dalla crudeltà gratuita e dalla scorrettezza di alcuni incontri, ricordando anche il suo primo incontro durante gli allenamenti.
Ma allo stesso tempo vuole provare lo stesso.
Il percorso non sarà facile, saranno tanti gli ostacoli sul suo cammino.
La tensione, la paura di non farcela, la paura di perdere tutto ancora prima di iniziare.
Ma Tristan è un ragazzo umile e determinato, che non si lascia vincere dalle sue paure.
Tristan avrà una marcia in più rispetto ad altri, perché nel corso dei suoi allenamenti, imparerà anche alcune mosse di arti marziali, spiazzando gli avversari che non si aspettano certe mosse.
Riuscirà ad entrare nella federazione?
A diventare un wrestler professionista?
.
Quando ho iniziato la lettura di questo romanzo, per una collaborazione con l’autore.
Sapevo a cosa stavo andando incontro, perché è stato onesto nel delinearmi quello che avrei trovato all’interno.
Questa è una cosa che ho veramente apprezzato tanto, perché mi ha permesso di pensarci bene completamente, prima di accettare.
Non è sempre scontata come cosa, mi sono trovata a volte tra le mani storie che dalla trama sembravano una cosa, poi si sono rivelate tutt’altro, trovandomi così costretta a portare a termine una storia che non faceva per nulla nelle mie corde.
Invece, anche se ho iniziato la storia con qualche pregiudizio, visto che personalmente non apprezzo il Wrestling, devo dire che ho apprezzato il percorso che Tristan fa nel corso del romanzo.
Personalmente non ho mai apprezzato il wrestling, perché si vede chiaramente che è tutto finto.
Tutta scena montata per far spettacolo, ma negli anni 70’ / 80’ non era così.
Era reale, crudo, spietato, crudele e in un certo senso pericoloso.
Sicuramente non ha fatto buona impressione ai miei occhi, anzi, ha confermato che non mi piacerà mai come sport.
Ho voluto intraprenderne la lettura, perché ero curiosa di scoprire com’era prima di essere questo enorme falso show che è oggi.
Ed ero curiosa del percorso del protagonista.
Però mi sono ritrovata disgustata in molte scene, dalla cattiveria, dalla crudeltà e scorrettezza gratuita di alcuni incontri non regolari.
Come il primo incontro a cui assiste Tristan in Oregon.
Sapevo che ci sarebbe stata violenza, l’autore è stato onesto su questo.
E solitamente non ho problemi e leggere di scene di violenza oppure vederle, ma dipende sempre come sono, dal contesto.
Altre mi toccano più di altre.
Per esempio io apprezzo le arti marziali.

I personaggi

Tristan ha un percorso all’interno del romanzo, è un ragazzo innocente all’inizio.
Un ragazzo che cerca di trovare il suo posto nel mondo e persone che gli stiano accanto.
Poi man mano subirà una crescita, man mano che passa il tempo e si inoltra sempre di più nel mondo del wrestling.
L’allenamento che intraprenderà per diventare un professionista, lo aiuterò a maturare, a crescere, ad avere disciplina, ad essere sempre di più indipendente, e gli servirà a trovare uno scopo nella vita.
Perché se inizialmente si sente solo perché non ha amici, grazie a questo percorso, inizieranno a cambiare le cose per lui.
Purtroppo si renderà anche conto, che il mondo del wrestling non è sempre pulito.
Qualcuno giocherà sempre in modo sporco.
Tristan poi subirà una brutta cosa, evento che lo cambierà.
.
Michael/Coach. Il comportamento di Michael il coach inizialmente non mi è piaciuto.
Tristan è stato ingaggiato verso i 14 anni, i sentimenti di Tristan sono cambiati nel corso del tempo, verso i 16 ha iniziato a vedere il coach in maniera diversa.
Ma ci sta che un’adolescente maschio o femmina che sia, si infatui magari del professore/coach di turno.
Si intuisce che Michael si è trattenuto fin quando Tristan ha 18 anni.
Quello che a me ha dato fastidio, che nel momento esatto che ti rendi conto la differenza di età è davvero enorme, più che altro entra in gioco il fatto che Tristan è davvero un ragazzo ancora.
Ti rendi conto che lui è infatuato di te, evita di oltrepassare il confine.
Evita di illuderlo.
Lui continua ad aver qualcosa con Johnny, e poi sa di essere troppo adulto per Tristan.
Si sente a disagio, allora perché prendi e lo illudi?
Questo comportamento non l’ho apprezzato.
Lui è l’adulto dei due, dovrebbe frenare certi sentimenti, non fomentarli.
Soprattutto se sai che non vuoi continuare.
Tristan non sa neanche cosa sia ancora l’amore, neanche sapeva cosa fosse l’amicizia prima di incontrare lui.
Per me poteva evitare.
.
Ho leggermente faticato con la narrazione al presente e alla seconda persona, solitamente preferisco il tempo al passato, e la prima persona o la terza.
Complimenti all’autore per aver scritto in questo modo.
Non è un tipo di narrazione semplice ed è poco usato.
La narrazione si alterna tra il presente di Tristan (1979) e il passato quando ricorda gli allenamenti e tutto il lavoro che ha fatto per arrivare fin la, in quel momento.

Ambientazioni

Le ambientazioni sono incredibili.
Si riesce proprio a toccare con mano la sensazione di essere li, di essere tornati indietro nel tempo nell’America degli anni ’70.
Si percepisce proprio il profumo della vita Americana.
A partire dalla loro colazione particolare e decisamente diversa dalla nostra.
Quell’atmosfera che si sente nell’aria, particolare tipica loro, che abbiamo imparato a riconoscere grazie anche ai tanti film e serie tv di cui siamo invasi da anni, per fortuna.
Un ottimo modo per viaggiare per il mondo, o in questo caso per l’America, tramite la letteratura o il mondo cinematografico.
Riesce a descrivere benissimo l’ambiente intorno a se, facendoti immaginare tutto.
Sembra di passeggiare li con loro, per quelle vie Americane, per quei boschi così verdi.

Genere


Ritengo da umile lettrice, sbagliato ingabbiarlo nella sezione erotica.
Perché può essere fuorviante da entrambe le parti.
Sia per chi cerca un romanzo erotico, sia per chi invece li evita perché li detesta.
Non voglio criticare chi sceglie le categorie di un romanzo.
Ma diciamoci la verità, i romanzi erotici non hanno completamente una buona fama.
Nell’immaginario comune, alla dicitura: “romanzo erotico”, vengono subito in mente i soliti clichè, che quasi sempre si rivelano reali.
E infatti io detesto i romanzi erotici.
Ritengo sbagliato definirlo in modo tale, perché nel corso di questo romanzo noi troviamo una storia all’interno.
Leggiamo della vita di Tristan, dalla sua adolescenza per poi passare all’età adulta.
Percepiamo e sentiamo il suo senso di solitudine.
Percepiamo la sofferenza e il dolore di non avere nessuno accanto, nessun amico con cui confidarsi.
La sua voglia di evadere, andare via da una città che sembra non avere nulla per lui.
Percepiamo quel senso di familiarità con cui ci si abitua in parte a stare soli, sentirsi tali.
Ma anche quell’altra parte, quella più nascosta e vera, che urla che vogliamo disperatamente qualcuno accanto con cui parlare, ridere, scherzare, confidarsi e piangere se serve.
Seguiamo il suo percorso nel mondo del wrestling, dagli allenamenti agli incontri veri.
E in tutto questo, anche il percorso di consapevolezza di se, dei suoi sentimenti e di quello che prova.
Sicuramente non è un romanzo adatto a tutti o a qualsiasi età, sia per le forti scene di violenza che per le scene di sesso esplicite.
Ma io lo avrei indicato come narrativa per adulti, in quanto presenti scene di violenza e sesso.
Perché gli erotici per me non hanno trama, sono rari quelli che ne hanno una.
La maggior parte non fanno altro che scrivere di personaggi che si saltano addosso ogni due secondi, in ogni scena, ogni volta che si vedono.
E ti domandi: ma si conosceranno anche come persone prima o poi, o solo tra le lenzuola?
Per questo per me è sbagliato definirlo erotico.
Toglie la possibilità di essere scoperto da più persone che magari sarebbero affascinate nel leggere qualcosa di diverso.
.
In conclusione ho apprezzato questo romanzo, perché mi piace scoprire sempre cose nuove.
Leggendo questa storia, posso comprendere perché nel corso del tempo le regole sono cambiate.
Se voi apprezzate questo mondo, sicuramente lo apprezzerete appieno.
.
L’unica cosa negativa per me, sono alcuni termini volgari, anche se comprendo l’ambientazione e il mondo che ci viene mostrato.
Quindi questa è una cosa mia personale.
Tutto sommato è coerente con la mente di un ragazzo giovane, in piena adolescenza.
Questo lo comprendo, è solo che nella letteratura certi termini non li apprezzo molto, ecco.
Mentre i lati positivi, i punti a favore, sono lo scoprire com’era il wrestling una volta, l’ambientazione e il percorso di Tristan.
Un’altra cosa che ho apprezzato, è il messaggio che non so se sia voluto o meno, ma quello che una persona può essere più cose insieme.
Non per forza catalogata in un ambiente e basta come vorrebbero alcuni.
Una cosa non esclude l’altra e certi pregiudizi dovrebbero essere abbattuti.
Lui ama leggere e disegnare, ma allo stesso tempo ama fare wrestling e atletica ai tempi del liceo.
E’ un messaggio bellissimo, secondo me.
Voto: 3.75/5.

“«Tristan, tutti abbiamo perso nella vita, e non una volta sola, continueremo a farlo e poi a vincere! Quello che ci rende forti è andare avanti, riprovarci, non scappare via!»”