Arsenio Lupin. Ladro gentiluomo di Maurice Leblanc.

“E’ la vita stessa vissuta in una sorta di tragico compendio, con le sue tempeste e le sue grandezze, la sua monotonia e la sua diversità, ed ecco perché, forse, si gusta con una fretta febbrile e una voluttà altrettanto intensa questo breve viaggio di cui s’intravede la fine dal momento stesso in cui comincia.”

Ringrazio la salani_editore per la copia digitale.

Titolo: Arsenio Lupin. Ladro Gentiluomo di Maurice Leblanc.
Titolo originale: Arsène Lupin. Gentleman Cambioleur.
Pagine: 280.
Editore: Salani Editore.
Trama: “Il romanzo originale di Maurice Leblanc  in una nuova edizione ufficiale. Include  le foto dal set della serie Netflix Arsenio Lupin – l’imprendibile fuorilegge che ha messo a soqquadro i salotti di Francia – è stato arrestato. La sua avventura è giunta al termine? Nient’affatto, è appena cominciata. Lupin, infatti, è dotato di inesauribili risorse, scaltrezza smisurata e fascino a volontà. Maestro della truffa e del travestimento, sa cambiare in un baleno nome, abito e indirizzo. Ogni suo furto è un capolavoro d’ingegno e abilità, ecco perché nessuna cassaforte può dirsi al sicuro dal più gentiluomo di tutti i ladri! Un grande classico, ricco di  humor  e colpi di scena, torna in libreria in una pregiata edizione con un inserto fotografico a colori. Nuova edizione in occasione della serie Netflix. Età di lettura: da 10 anni”

Recensione

“Arsenio Lupin a bordo, prima classe, capelli biondi, ferita avambraccio destro, viaggia solo, sotto il nome di R…”

Iniziano così per il lettore le avventure di Arsenio Lupin, appena si apre questa raccolta delle sue più famose avventure e disavventure.
Arsenio Lupin è famoso non solo per essere un ladro davvero gentiluomo, ma anche per essere il ladro dai mille volti.
Non si sa esattamente quali siano le sue vere fattezze e nemmeno il suo vero nome.
Arsenio è l’uomo dai mille volti e dai mille nomi.
Può essere letteralmente chiunque, il vicino tranquillo seduto accanto al malcapitato di turno sul treno.
Può essere un maggiordomo, un cuoco, può essere un detective che indaga su stesso!
Il lettore si ritrova letteralmente già nel pieno dell’azione, fin dalle prime righe veniamo catapultati sul treno e non possiamo fidarci di nessuno, se non di noi stessi.
Perché Arsenio Lupin è stato avvistato sul treno, ma chi è?
Potrebbe essere letteralmente chiunque, peccato che nessuno si renda conto che potrebbe essere anche il detective stesso che conduce le indagini.
Il lettore lo ipotizzerà, ma gli altri personaggi?
Inizia così questo volume che raccoglie diverse sue avventure e disavventure, facendo comprendere fin da subito la natura del suo carattere.
Lupin è un uomo scaltro, furbo, metodico, studia ogni singolo particolare del luogo e delle persone che ci potrebbero essere nel luogo dove intende far colpo.
Non solo, studia ogni possibile scenario, capendo quale mossa sia meglio fare e quale evitare.
Lupin riesce sempre ad essere un passo avanti a chi lo insegue.
Il suo acerrimo nemico è l’ispettore Genimard, che fin dagli inizi delle avventure di Lupin, non fa altro che rincorrerlo ovunque e diverse volte è arrivato ad un passo dal catturarlo.
Ma Lupin sa essere veramente furbo, così tanto da far cadere in trappola chiunque quando sembra che siano riusciti a catturarlo.
Ma sarà davvero così?
Oppure farà parte del suo enorme e geniale piano?
E’ difficile parlare di queste avventure senza rischiare di far spoiler.
Non vi resta che prendere in mano questo volume, sedervi comodi e iniziare una lettura veramente scorrevole, divertente, esilarante in diversi punti e decidere se lasciarvi affascinare dalla sua figura e tifare per una volta per il ladro.
Oppure se essere dalla parte dell’ispettore Genimard.
In più faremo la conoscenza di Herlock Sholmès, famoso detective inglese che subirà uno scacco matto da parte di Lupin.
E da quel momento in poi, inizieranno una nuova partita e chissà come finirà.
Sicuramente scopriremo di più nei prossimi racconti.
Lupin è veramente geniale, in più ha una banda che lo aiuta, per nessuno di loro sarà facile catturarlo.
Uno stile scorrevole e coinvolgente.
Le sue avventure hanno fatto il giro del mondo, diventando famoso molto presto e ancora oggi ai giorni nostri.
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Come ho vi ho accennato sopra, questo non è un romanzo ma una raccolta di racconti.
Non solo di avventure, ma anche di disavventure, perché Lupin può essere intelligente e scaltro.
Può ipotizzare ogni singola mossa con largo anticipo, ogni singolo pezzo del puzzle, ma non può immaginare le mosse di un ipotetico avversario.
D’altronde, non è mica l’unico ladro al mondo.
In questo volume non veniamo particolarmente a conoscenza della sua vita privata, della sua vita prima di quando ci viene presentato.
Se non qualcosa che si intuisce proseguendo con la lettura.
Lupin è circondato da un passato misterioso, che affascina il lettore e si ha la sensazione di essere degli osservatori esterni, nascosti in un angolo della scena come un ombra invisibile del protagonista.
Ed è impossibile non domandarsi cosa avrà architettato questa volta?

Stile e il personaggio di Lupin.

Questo è uno dei pochi classici francesi che mi è capitato di leggere nel corso degli anni.
Sicuramente lo stile di narrazione si differenzia dallo stile inglese o italiano.
Arsenio Lupin è una figura affascinate sotto molti aspetti.
Se inizialmente queste avventure sono nate per essere contrapposte alla figura inglese di Sherlock Holmes, con il passare del tempo i lettori nei diversi decenni a venire, si sono ritrovati in questo caso a tifare per il ladro Arsenio Lupin e non di certo per l’ispettore Genimard che gli ha sempre dato la caccia.
O per il detective Herlock Sholmès.
Il lettore resta ammaliato dalla sua figura, perché è veramente un gentiluomo.
Non uccide nessuno, non fa mai del male fisicamente alle vittime dei suoi furti.
Reagisce solo se in pericolo, ma mai con mosse estreme.
Può sembrare un paradosso, ma Lupin è corretto, onesto e giusto nelle sue mosse.
Sicuramente è un paradosso enorme usare termini del genere con un ladro, quindi una persona che commette dei crimini.
Ma questi crimini li commette in modo onesto, in un certo senso.
Non gioca mai sporco, non fa mai del male a nessuno, non fisicamente almeno.
Sicuramente sentimentalmente e economicamente, anche se non tanto quest’ultimo punto, colpisce le persone estremamente facoltose, persone che sicuramente non resteranno senza soldi per qualche oggetto/moneta in meno.
Affascina perché è quasi arrogante, presuntuoso a volte, ma è così intelligente, così fuori dagli schemi dei ladri comuni, che il lettore è veramente curioso a affascinato dai suoi modi e dai suoi trucchetti.
Che involontariamente è portato a tifare per lui.
E’ furbo, intelligente, scaltro, audace, astuto, in grado di trasformarsi in qualsiasi persona e in grado di riconoscere la vera arte.
Molto umoristico, a volte lascia dei bigliettini ai malcapitati di turno, dicendo loro di non aver preso un determinato oggetto perché falso, e che sarebbe tornato in futuro nel caso poi avessero avuto qualcosa di reale.
Un esperto di arti marziali, come a volte si legge nelle sue avventure.
Chiaramente amante del lusso e dei soldi, ma non ruba sempre solo per se stesso, a volte anche per chi ne ha più bisogno.
Come si fa a non essere incuriositi da un ladro, che addirittura lascia dei messaggi dove avverte che presto verrà a rubare a casa tua e chiede al malcapitato di turno di fargli trovare quello che a lui interessa?
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Personalmente, per come ho percepito io il personaggio, credo che abbia deciso di fare il ladro non solo perché stufo chiaramente delle differenze sociali, dove il ricco ha sempre tutto quello che desidera e molte volte non facendo neanche quel granché come lavoro.
Mentre il povero si spacca la schiena per un misero pezzo di pane.
Credo che oltre a questa importante motivazione, credo che Lupin abbia deciso di intraprendere la “carriera” di ladro anche per noia.
Per quella voglia di avventura che sentiva dentro di se da sempre, forse.
L’ho percepito come un personaggio sempre alla ricerca di adrenalina, di un avventura sempre diversa, che gli rendesse la vita degna di essere vissuta.
Oltre chiaramente per andare contro un governo che lui ritiene ingiusto.
Perché spaccarsi la schiena, lasciarsi spegnere dalla fatica di rincorrere giornalmente un singolo pezzo di pane.
Quando può rubare a chi ha troppo?
E’ tutto, fuorché incurante del pericolo. Lupin è metodico, studia nei minimi dettagli ogni mossa che intende intraprendere.
In cerca di avventure e giustizia si, ma non sciocco.
Infine, si intuisce che è amante delle donne, dove cerca sempre di usare le sue arti di seduzione e amante del gioco.
Fondamentalmente è una brava persona che vive in un mondo ingiusto.
Dove esistono chiaramente ingiustizie nei confronti di alcune persone, e quindi ruba anche per aiutare gli altri.

Personaggi

Ispettore Genimard.
Non scopriamo molto di questo personaggio, veniamo a sapere che è il principale nemico di Arsenio Lupin.
Quello che lo insegue letteralmente ovunque, che segue ogni sua mossa e diverse volte è andato molto vicino nel catturarlo.
Però una cosa che si comprende durante la lettura, è che si rispettano molto l’un l’altro.
Lupin rispetta il suo non arrendersi mai nel dargli la caccia ed esserci quasi andato vicino rispetto ad altri.
E Genimard, rispetta la sua genialità nel mettere in atto i colpi e il suo non fare del male a nessuno.
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Herlock Sholmès.
Viene introdotto nell’ultimo racconto di questo volume, e quindi non sappiamo ancora nulla.
Se non quel qualcosa del personaggio a cui l’autore si è ispirato.

Ambientazione

Sono pochi i romanzi che personalmente ho letto ambientati in Francia.
Che siano classici o contemporanei.
Sono rimasta molto affascinata nel leggere di luoghi di cui ancora non avevo letto molto.
In questo caso poi veniamo a scoprire la Francia di inizio XX secolo.
In questo modo si viaggia con la mente non solo in diversi luoghi, ma anche nel tempo.
Scoprendo i diversi usi e costumi.

In conclusione

Ho apprezzato molto questa lettura, solo uno dei racconti non mi è piaciuto molto.
Voto finale: 4.5/5.

Curiosità e Lupin nel mondo!

-Forse non tutti lo sanno, ma le avventure di Arsenio Lupin si ispirano ad una storia vera.
L’autore Maurice Leblanc, si ispirò a Alexandre Marius Jacob, un anarchico francese che rubava ai ricchi borghesi tramite mille travestimenti che lo rendevano irriconoscibile e tramite numerose tecniche che inventò e che poi in molti imitarono.
Come appunto l’arte del travestimento, lo studio scientifico e le pratiche su ogni tipo di cassaforte che gli capitava sotto mano.
Addirittura l’uso di un rospo come “palo”, quindi come guardia nell’avvertire l’avvicinarsi di qualcuno.
E non rubava solo per se, ma rubava per dare qualcosa ai poveri.
Rubava ai ricchi che avevano troppo e che molte volte sfruttavano i poveri per la propria ricchezza, e aiutava i bisognosi.
E’ forse il ladro gentiluomo più famoso degli ultimi tempi.
Scrisse addirittura due libri, uno sulle condizioni delle prigioni, del popolo e di com’era il governo francese di allora e uno sulla sua banda che in tre anni portò a termine 150 furti.
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Lupin III (Rupan Sansei) è un manga ideato da Kazuhiko Katō in arte Monkey Punch nel 1967, liberamente ispirato al personaggio creato da Maurice Leblanc, appunto Arsenio Lupin.
Da questa serie di manga, è stato tratto un anime e diverse trasposizioni cinematografiche.
Il personaggio del manga/anime, si rifà all’opera di Maurice Leblanc, perché il protagonista è il nipote di Arsenio Lupin, infatti è Lupin III.
Ho vaghi ricordi dell’anime, avendolo visto da bambina/adolescente, ma leggendo finalmente i primi racconti di Arsenio Lupin, posso notare che nella storia sono stati inseriti molti fatti del romanzo originale.
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Nell’anime Lupin ha una banda di amici: Daisuke Jigen e Goemon Ishikawa XIII.
Ha un acerrimo nemico: Koichi Zenigata, ispettore dell’Interpol che insegue Lupin e la sua banda ovunque.
Ed è amante ovviamente del lusso, dell’arte, non fa del male a nessuno, è un ladro gentiluomo con il vizio del gioco e un debole per le donne, dove molte volte si lascerà fregare da quest’ultime, come Fujiko Mine, diventata Margot nella versione italiana dalla seconda serie in poi.
E anche qui, troviamo un Lupin che fa molte azioni buone a favore dei poveri.
Ci sono molte altri similitudini, come il rapporto di reciproco rispetto tra Lupin III e l’ispettore Zenigata.
Passano anni e anni chi a scappare (Lupin III) , chi a rincorrere (Zenigata), e molte volte Lupin III è stato sul punto si essere catturato da Zenigata.
Si rispettano entrambi per gli stessi motivi per cui Arsenio Lupin e l’ispettore Genimard si rispettano.
Anche nei colpi ci sono vaghe somiglianze a quelli narrati nel romanzo.
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Lupin serie tv Netflix.
Questa serie in uscita quest’anno, di cui metà già andata in onda, metà invece andrà in onda quest’estate.
E’ una serie che personalmente devo ancora guardare, non narra in prima persona le vicende di Arsenio Lupin, ma da come recita la trama, narra la storia di Assane Diop, la cui vita viene stravolta all’età di quattordici anni dopo la morte del padre, che era stato condannato per un crimine che non aveva commesso.
Questo fatto cambierà la sua vita completamente, perché porterà Assane a covare una voglia di vendetta e giustizia verso la ricca famiglia che l’aveva accusato ingiustamente.
Così, venticinque anni dopo, Assane che nel frattempo si mantiene commettendo piccoli furti, decide finalmente di portare a compimento la sua vendetta, traendo ispirazione dal romanzo di Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo.
Libro regalatogli dal padre quando era giovane.
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Ovviamente esistono diverse serie tv e film usciti nel corso del 1900 fino ad arrivare ai giorni nostri.

“«Ma tuttavia, io ho sentito dire che non esiste ladro che non lasci
dietro di sé un qualsiasi indizio».
«Ce n’è uno: Arsenio Lupin».
«Perché?»
«Perché? Perché non pensa solo al furto che commette, ma a tutte
le circostanze che potrebbero denunciarlo».”