Un po’ di follia in primavera di Alessia Gazzola. (Alice Allevi Series).

“Quello che sento non è più voluttà, e nemmeno desiderio. Ne è l’ombra, perché semplice ne è il ricordo. Quando smettiamo di provare qualcosa, non per questo dimentichiamo cosa significava sentirla. Capita che, alla fine, la vita conduca altrove. Dove, non è dato saperlo.”

Titolo: Un pò di follia in primavera (#5) di Alessia Gazzola.
Pagine: 237.
Editore: Longanesi.
Collana: Tea Edizioni.
Trama: “Quella di Ruggero D’Armento non è una morte qualunque. Perché non capita tutti i giorni che un uomo venga ritrovato assassinato con un’arma del delitto particolarmente insolita. E anche perché Ruggero D’Armento non è un uomo qualunque. Psichiatra molto in vista, studioso e luminare dalla fulgida carriera accademica, personalità carismatica e affascinante…
Alice Allevi se lo ricorda bene, dagli anni di studio e dai seminari che ha frequentato con grande interesse, catturata dal magnetismo di quell’uomo all’apparenza rude ma in realtà capace di conquistare tutti con la sua competenza e intelligenza. E con le sue parole.
L’indagine su questo omicidio è impervia, per Alice, ma per fortuna non lo è più la sua vita sentimentale. Ebbene sì, Alice ha fatto una scelta… Ma sarà quella giusta?”.

“Non voltare mai lo sguardo altrove. Non serve. Fa’ appello a tutto il tuo coraggio. Fissa negli occhi la paura e ridi, ridi di lei.”

Recensione: “Alice ha da poco fatto chiarezza con il suo cuore.
Finalmente ha compreso che quello che credeva amore verso Arthur, ormai era solamente un sentimento che si trascinava per inerzia.
Un sentimento di un qualcosa che sarebbe potuto essere, ma che non sarà mai.
Arthur stesso se n’è reso conto.
Ma se la sua vita sentimentale sembra al momento stabile, non si può dire lo stesso in campo lavorativo.
Un nuovo cadavere arriverà tra le sue mani e nuovamente riguarderà una persona da lei conosciuta.
Questa volta si tratta di Ruggero D’Armento, famoso psichiatra conosciuto da molti nell’ambiente.
Non solo, fù anche uno dei suoi professori ai tempi dell’Università di Medicina.
Alice ricorda un uomo magnetico, ma indagine dopo indagine sono altre le verità che verranno a galla.
Chi era veramente Ruggero D’Armento?
Era il rispettabile psichiatra che in molti hanno conosciuto, oppure era solo una facciata per nascondere un uomo terribile?
La ragione del suo omicidio è connessa al suo lavoro, oppure alla sua vita privata?


Stile, trama e personaggi.
(POSSIBILI SPOILER!)


Purtroppo questo volume mi ha deluso fin dai primi capitoli.
L’ho trovato sottotono come quello precedente e non sono riuscita ad apprezzare per niente la componente romance.
Questo doveva essere il romanzo di svolta tra Alice e Claudio, il romanzo dove finalmente la presenza di Arthur viene a mancare.
Doveva essere il romanzo dove avremmo potuto scoprire di più il lato intimo di Claudio, e invece per i modi di fare di Alice, così non è avvenuto.
Non completamente.
Se Claudio riesce a fare un passo avanti, per colpa di Alice ne fa altri tre indietro.
Alice ha diversi pregi, tra cui essere estremamente empatica, sensibile, gentile, ed è sempre pronta ad aiutare gli altri.
Allo stesso tempo però ha diversi difetti, tra cui quello di giudicare oltre che essere abbastanza infantile a volte.
Alice ha la tendenza a vedere il mondo in bianco e nero, ma non tutto si può catalogare in questo modo.
Ogni situazione è diversa, anche se simile ad altre a volte, allo stesso tempo nessuna situazione è mai uguale e lei non riesce a vedere il grigio.
Non vuole essere giudicata, però a sua volta giudica.
Questo modo di vedere e pensare la porterà nuovamente a giudicare Claudio, senza prima fermarsi un attimo a pensare e a ragionare.
Claudio che aveva iniziato a mostrarsi vulnerabile nel capitolo precedente, si ritroverà nuovamente a doversi proteggere dietro le sue mura di protezione.
.
Le componenti che mi spingono ancora a proseguirne la lettura, rimangono la componente medical e poliziesca.
Questo connubio da parte di Alice, è veramente interessante e curiosa, anche se teoricamente lei non dovrebbe immischiarsi negli affari della polizia.
Anche se in questo volume non ho trovato l’equilibrio perfetto che c’era tra vita personale e lavorativa dei personaggi.
Ho percepito di più le vicende personali rispetto al caso da risolvere, e calcolando che è la componente che apprezzo di meno di questi romanzi, è logico che non mi sia piaciuto molto questo volume.

Senza contare i momenti assurdi che si ripetono dal primo romanzo.
Lei in questi volumi è una specializzanda in medicina legale, non è un medico strutturato/interno a tutti gli effetti.
Di conseguenza il suo stipendio è abbastanza basso come tanti altri stipendi.
Non si sa come, viaggia in luoghi lontani e costosi per colpa di testa assurdi.
Spende di continuo in capi d’abbigliamento di lusso.
Sinceramente non è coerente con l’Alice che ci è stata presentata fin dagli inizi.
Senza contare che trovo assurdo e poco veritiero il rapporto tra Alice e Calligaris.
Entrambi questi due aspetti, cioè la sua parte finanziaria e il suo rapporto con Calligaris, nella serie tv sono decisamente gestiti meglio.
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Voto: 3/5.”

“Mi dispiace aggiunge. Siamo bravi a dire mi dispiace. Ma in quante di quelle migliaia di volte in cui lo ripetiamo, schermandoci dei desideri degli altri, lo pensiamo davvero?”