Le ossa della principessa di Alessia Gazzola. (L’allieva Series).

“Domandare non costa che un istante di imbarazzo, non domandare è essere imbarazzati per tutta la vita.”

Titolo: Le ossa della principessa (#3) di Alessia Gazzola.
Pagine: 346.
Editore: Longanesi.
Collana: Tea Edizioni.
Trama: “”La trama di questo libro è stata concepita interamente durante un volo aereo Tel Aviv-Roma. Ero di ritorno da un viaggio in Israele che mi aveva riempita di suggestioni e ispirazioni: anni prima, durante una missione archeologica a Gerico era stato ritrovato lo scheletro di una possibile principessa di un’antica popolazione di quei luoghi. Come potevo lasciarmi sfuggire l’idea di ambientare la nuova indagine di Alice Allevi proprio tra un gruppo di archeologi? E soprattutto non volevo perdermi lo spunto della principessa: perché le protagoniste di questo libro sono, se vogliamo, tre principesse. Una appartiene a tempi remoti, proprio come quella di cui sono entrata a conoscenza io stessa a Gerico, una è la ragazza trovata sepolta con una coroncina di plastica e una è Ambra Negri della Valle, la principessa dell’Istituto di Medicina legale nonché collega di Alice ed ex di Claudio. Intrighi ne ho concepiti in gran quantità, me lo devo riconoscere. A riprova del fatto che il vero mistero su cui Alice il più delle volte indaga non è la morte, quanto le relazioni tra le persone. Quelle sì, che sono il vero ineffabile mistero della vita.” (Alessia Gazzola)”

“Non è vero che i bei ricordi consolano, anzi. Non sono un caldo rifugio durante le avversità, balle. I bei ricordi tormentano, perché non torneranno.”

Recensione: “Ambra è scomparsa.
È finito così il volume precedente ed è così che iniziarà questo terzo capitolo.
In istituto è letteralmente scoppiato il caos più assoluto.
Ambra, l’ape regina tra gli specializzandi, la preferita di ogni capo, è sparita nel nulla senza lasciare alcuna traccia.
Anche se stranamente alcuni suoi oggetti mancano.
La sparizione di Ambra è stata volontaria?
Oppure è stata rapita o peggio?
La polizia è in allarme e inizieranno a vagliare diverse ipotesi, alcune veramente assurde.
Altre legate a momenti mai denunciati nel passato.
Persino Claudio rischierà di andarci in mezzo.
Claudio, con l’unica colpa di essere un suo ex.
Il caso di Ambra peggiorerà quando verrà ritrovato uno scheletro, scheletro che sembra appartenere ad una vecchia compagna di classe proprio di Ambra.
Qual è il legame tra loro due?
Può essere colpa di un pazzo assassino che sta perseguitando vecchie compagne di classe?
Può essere qualcuno che prende di mira le donne in modo del tutto casuale?
Oppure la risposta si trova nei momenti più lontani del passato di entrambe?
Un passato così lontano, da sembrare quasi impossibile da associare proprio all’ape regina.


Stile e trama.
(Possibili spoiler).


In questo terzo capitolo ritroviamo nuovamente due trame che si intrecciano tra loro.
Da un lato la scomparsa di Ambra, dall’altro il ritrovamento di uno scheletro.
Pagina dopo pagina ci si renderà conto che forse i due casi da risolvere si intrecceranno.
In questo volume vengono trattate diverse tematiche importanti, tra cui la scelta personale di intraprendere o meno una carriera.
Non sempre è scontato. Ci sono persone che vengono letteralmente obbligate da un genitore o da entrambi a intraprendere un certo percorso lavorativo.
Percorso che non si vuole fare, ma che per un motivo o per l’altro si è costretti a scegliere, finché poi ci si ritrova ad un punto di rottura.
Arriva quel momento in cui non sai come fare ad uscire da questo tunnel composto da ansia, rabbia, voglia di evadere, sentirsi intrappolati e odiare alzarsi ogni mattina per andare a fare quel lavoro tanto odiato.
In questo romanzo ci viene mostrato quali possono essere le conseguenze, le ripercussioni sulla persona in questione.
L’altra tematica importante è una questione che è ancora attuale, proprio di questi giorni in realtà.
Nonostante il romanzo sia di qualche anno fa, è una questione ancora attuale purtroppo.
Questa questione che non voglio spoilerarvi, perché è anche una tematica delicata, viene affrontata in modo adeguato da alcuni personaggi e in modo superfiale da altri.
Alice in questo caso l’ha affrontata in modo superficiale a mio parere, e mi ha fatto storcere molto il naso.
Mentre personaggi come Arthur che sinceramente non mi piace, l’affronta in maniera giusta secondo me.
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Se da un lato trovo questo romanzo più maturo rispetto ai precedenti, sia per le tematiche trattate, sia per lo svolgimento delle indagini da parte di Alice.
Dall’altra continuo a trovare assurdi alcuni momenti e situazioni.
Arthur in questo volume particolare è proprio inutile, non riesco a comprendere la sua presenza in questo capitolo.
Non comprendo il voler continuare questo tira e molla tra Arthur e Alice, quando entrambi sanno chiaramente che non riusciranno ad andare da nessuna parte.
Sembra un attaccamento per un qualcosa che sarebbe potuto essere e che invece non sarà mai.
In generale mi hanno leggermente deluso quasi tutti i personaggi in questo volume, soprattutto Alice, spero che si riprendano nel prossimo.


In conclusione.


In questo periodo sto facendo il rewatch della serie tv e guardandola in parallelo con la lettura dei romanzi, mi sono resa conto che nella serie tv hanno preso il meglio dei romanzi.
Hanno accentuato i momenti belli e il carattere di alcuni personaggi.
Lasciando nelle ombre i momenti assurdi e meno belli dei romanzi.
A differenza di quello che pensano in molti, hanno fatto un ottimo lavoro con la serie tv.
Hanno portato fedelmente tantissime cose, sia riguardanti i casi sia i personaggi.
Omettendo però i momenti che sono chiaramente esagerati, a volte assurdi e senza senso.
Hanno anche reso migliori i personaggi, accentuando alcune caratteristiche e omettendone altre, senza sminuire il reale carattere del personaggio.
Ma approfondirò questo argomento più avanti.
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Voto: 4/5″.

“È meglio un amore non corrisposto che un amore corrisposto a metà. Chi ci ama poco ci fa soffrire decisamente di più di chi non ci ama affatto.”