Narrativa e audiolibri!

Cari Readers! 😀
In questo articolo vi andrò a parlare brevemente di alcuni audiolibri di narrativa in generale che ho ascoltato.
Saranno mini recensioni, in quanto non posso scrivere molto o rischierei di scendere troppo nei dettagli.
Quindi spero che vi piaccia questa mia idea di raggruppare qualche titolo insieme.

Titolo: VeLo spiego di Tasnim Ali.
Pagine: 208.
Durata: 3 ore e 36 minuto.
Editore: DeAgostini Libri.
Trama: “L’influencer con il velo Tasnim scherza (molto seriamente) con gli stereotipi, a partire dalle domande che le fanno tutti. Un botta e risposta scanzonato che spazza via il pregiudizio e ci racconta com’è davvero vivere in equilibrio tra due mondi. Ah, ma parli italiano? Ti puoi innamorare di chi vuoi? Ti fai la doccia con il velo? Tutte queste domande Tasnim le ha ricevute davvero. Avrebbe potuto semplicemente riderci su, metterle da parte, arrabbiarsi e invece ha risposto a ciascuna di loro. Perché a lei le domande piacciono. Se chiedi infatti, è perché vuoi sapere, e non c’è niente di male nel voler sapere, anzi! Basta che tu lo faccia con educazione. Anche se la domanda può suonare ridicola. I pregiudizi, invece, sono l’opposto delle domande. Sono figli di chi non conosce e non vuole conoscere, di chi prova odio cieco nei confronti della diversità. In questo libro Tasnim ritorna a parlare di un tema che le sta molto a cuore e con cui ha già acceso la curiosità di moltissimi sui social. Lo fa nel suo stile inconfondibile, senza giri di parole, andando dritta al punto, ma anche con tanta, tantissima pazienza. D’altra parte, l’arma migliore per combattere l’ignoranza è proprio questa. L’amore, la famiglia, il cibo, il velo, il matrimonio: cinque capitoli per ogni pilastro della sua vita. Pagina dopo pagina, Tasnim ci guida dentro un mondo in equilibrio tra due paesi e due culture. Non c’è tabù che non affronti, curiosità che non soddisfi, ma soprattutto non c’è preconcetto razzista che regga il colpo delle sue battute spiritose e delle sue argomentazioni. Il tutto, inevitabilmente, con un marcato accento romano, perché lei è di Roma, si sente pure quando scrive, e se prova a parlare l’arabo, “tipo due secondi e la sgamano che è italiana”.”

Mini recensione: “Volevo leggere questo libro da diverso tempo. Seguo Tasnim Ali su instagram ed essendo io una persona curiosa di natura, volevo scoprire cose nuove riguardanti altre culture.
In questo libro risponde con ironia a molte domande che le vengono poste spesso, alcune di esse veramente stupide.
Ma lei risponde con educazione e ironia, alla faccia dei razzisti.
Lo stile è scorrevole.
In questo libro l’autrice ci mostra il suo modo di vivere nel quotidiano le due culture.
La sua cultura e religione di origine che pratica ogni giorno e come vive la cultura Italiana.
L’autrice è di Roma, è cresciuta con le nostre leggi, le nostre usanze accanto alle sue, ha frequentato le nostre scuole.
La lingua Italiana, l’accento Romano che si sente anche quando prova a parlare l’Arabo.
Una vita in equilibrio tra “due mondi”.
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Voto: 4/5″

Titolo: La cabina telefonica di Yuan Huan di Miyase Sertbarut.
Pagine: 125.
Durata: 3 ore e 10 minuti.
Editore: Emons edizioni.
Trama: “L’amore per la lettura può nascere in tanti modi. Anche grazie all’ascolto. Ilhami è in prima media e ogni settimana deve leggere un libro e poi riassumerlo in classe. È un bel problema perché se c’è una cosa che detesta è proprio la lettura. Un giorno entra per gioco in una vecchia cabina telefonica abbandonata da un circo, si porta la cornetta all’orecchio, e una strana voce inizia a raccontargli una storia. La mattina dopo in classe ripete la storia che ha sentito, fingendo che sia di un misterioso scrittore cinese. Il successo ottenuto lo spinge a continuare. Ma da dove viene la voce che gli parla al telefono? Ed esiste davvero lo scrittore Yuan Huan o è una voce registrata? Età di lettura: da 10 anni.”
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Mini recensione: “Iniziare una nuova scuola è sempre difficile, compagni nuovi che si mischiano agli amici della scuola precedente.
Nuovi insegnanti, materie più avanzate.
La nuova insegnante di Turco ha deciso che tutti loro ogni settimana dovranno leggere un libro da loro scelto e poi raccontarlo in classe.
Per Ilhami è un gran problema, perchè a lui la lettura proprio non piace!
Come fare allora a portare a termine il compito datole dall’insegnante?
La soluzione gli si presenterà per caso, quando nel luogo dove doveva essere presente il circo per cui aveva già acquistato il biglietto, non trova altro che una cabina telefonica abbandonata durante la fuga del circo dalla città.
Ilhami vi entrerà nella speranza di trovare qualcosa, un qualsiasi cosa per non perdere completamente i soldi del biglietto acquistato.
Quando alzerà la cornetta sentirà una voce.
Ma com’è possibile? Non ha inserito nessuna moneta.
Non è neanche collegata alla corrente elettrica.
Da dove proviene allora?
Di chi sono le storie che inizierà a sentire?
Potrebbe raccontarle a scuola?
Che differenza c’è tra leggere una storia o ascoltarla?
Potrebbero quelle storie farlo appassionare alla lettura?
Stile scorrevole e interessante.
Una lettura adatta a tutte le età.
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Voto: 4/5″.

Titolo: 108 rintocchi di Yoshimura Keiko.
Pagine: 176.
Durata: 4 ore e 37 minuti.
Editore: Piemme.
Trama: “«Ma io aggiusto solo finestre, tetti… oggetti qualunque.» Il maestro sorrise: «Credo tu faccia molto di più, Mamoru. In tanti momenti ci hai restituito il coraggio di continuare questa vita. Ci hai comunicato la fiducia nel fatto che le cose potessero andare a posto, che tutto, in un modo o in un altro, si potesse aggiustare».

Tutto si guasta, si incrina, invecchia, si rompe.

Sohara Mamoru, che è nato sull’isola più piccola dell’arcipelago di Izu ed è il tuttofare della comunità, lo sa.

Durante i tre giorni che precedono il Capodanno, si svolge la storia di un uomo che ha sempre messo davanti alla propria realizzazione la felicità altrui. In quella goccia di terra sovrastata da un vulcano dormiente e coperta da boschi di camelie, Sohara sogna (e di nascosto realizza) piccoli atti magici. Aggiusta case, guardrail, lampioni e, insieme, persone.

Sono i giorni in cui in Giappone tutti si affaccendano per pulire, mettere a nuovo le stanze e accogliere così l’anno che viene, accompagnato dai 108 rintocchi delle campane dei templi. Sono le 108 passioni umane da cui liberarsi per raggiungere il Nirvāna, secondo la religione buddhista: 107 rintocchi prima della mezzanotte, uno subito dopo.

Mentre le stradine dell’isola si riempiono del profumo dei cibi tradizionali, le uova di aringa, i fagioli dalla buccia nera e brillante, il riso dai grani rossi delle grandi occasioni, Sohara incontra Kodama e i tasti guasti del suo pianoforte, Nozato che si sa immaginare solo a bordo di una bicicletta, il maestro Kawakami cui scivolano dalle mani oggetti che Sohara, suo allievo, di nascosto aggiusta e restituisce alla casa.

Ciò che Sohara non sospetta però è che, in quei giorni profumati di pino e pasticcio di pesce, giungerà per lui dal mare una lettera: porterà con sé una tremenda notizia da Yamada, figlio dannato dell’isola. Accadrà proprio nell’attesa di un Capodanno che, per la prima volta, gli racconterà chi sia lui per la comunità e quanto il senso della vita non stia in tutte le possibilità che essa offre ma nella scelta di una sola.

Nella notte dei 108 rintocchi, arriverà per Sohara il tempo non più di dare ma di ricevere.

Yoshimura Keiko, al suo esordio letterario, ci incanta con una favola moderna ma dalle radici antiche. Con la semplicità delle grandi penne giapponesi ci restituisce il significato dell’esistenza, che non sta nell’addizione ma nella sottrazione, nella serenità che tanto ha a che fare con i senza.”
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Mini recensione: “La storia si svolge principalmente in un piccolo villaggio dell’isola dell’arcipelago Izu.
Quest’isola è talmente piccola, che le nuove generazioni una volta iniziato il liceo si trasferiscono a Tokyo per non fare più ritorno.
Sono ormai pochi a restare e per la maggior parte sono anziani.
In mezzo ad una popolazione composta da pochi giovani, c’è Sohara.
Sohara che sogna di studiare in città, per poi trovare fortuna.
Sohara che una volta messo di fronte alla vita frenetica di una città come Tokyo, desidera tornare indietro.
Inizierà così questo romanzo, una vita fatta di piccoli semplici gesti per aiutare il prossimo.
Sohara inizierà ad aiutare in modo altruista tutta la popolazione del villaggio.
Una favola moderna con radici antiche.
Una favola moderna sulla semplicità dei piccoli gesti fatti con il cuore, per puro altruismo, senza volere nulla in cambio.
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Questo è il romanzo d’esordio per Yoshimura Keiko.
Un romanzo che personalmente ho apprezzato, ma che ho trovato molto lento in alcuni paragrafi.
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Voto: 3/5″.