Una lunga estate crudele di Alessia Gazzola.(Alice Allevi Series).

Titolo: Una lunga estate crudele (#4) di Alessia Gazzola.
Pagine: 320.
Editore: Longanesi.
Collana: Tea Edizioni.
Trama: “Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale, ha ormai imparato a resistere a tutto. O quasi a tutto. Da brava allieva, resiste alle pressioni dei superiori, che le hanno affidato la supervisione di una specializzanda… proprio a lei, che fatica a supervisionare se stessa! E lo dimostra anche la sua tortuosa vita sentimentale. Alice, infatti, soffre ancora della sindrome da cuore in sospeso che la tiene in bilico tra due uomini tanto affascinanti quanto agli opposti: Arthur, diventato l’Innominabile dopo troppe sofferenze, e Claudio, il medico legale più rampante dell’istituto, bello e incorreggibile, autentico diavolo tentatore. E infine, Alice resiste, o ci prova, all’istinto di lanciarsi in fantasiose teorie investigative ogni volta che, in segreto, collabora alle indagini del commissario Calligaris. Il quale invece dimostra di nutrire in lei più fiducia di quanta ne abbia Alice stessa. Ma è difficile far fronte a tutto questo insieme quando, nell’estate più rovente da quando vive a Roma, Alice incappa in un caso che minaccia di coinvolgerla fin troppo. Il ritrovamento dello scheletro di un giovane attore teatrale, che si credeva fosse scomparso anni prima e che invece è stato ucciso, è solo il primo atto di un’indagine intricata e complessa. Alice dovrà fare così i conti con una galleria di personaggi che, all’apparenza limpidi e sinceri, dietro le quinte nascondono segreti inconfessabili. Alice lo sa: nessun segreto è per sempre. E chi non impara a tenere a bada i propri segreti finisce col lasciarsene dominare… fino al più tragico e crudele dei finali.”

“Penso che ogni lasciata è persa e che se un ramo è marcio non è aggrappandoti che gli impedirai di cadere.”

Recensione: “Alice Allevi è al quarto anno di specializzazione in medicina legale, uno dei luoghi più competitivi che ci possono essere nel campo della medicina.
Nel corso del tempo ha imparato a sopportare ogni cattiveria detta dai suoi superiori e a ricevere anche i compiti più assurdi.
Ha imparato a sopportare Ambra Negri della Valle.
Quello che sicuramente non si aspettava, era di doversi occupare della nuova arrivata.
Lei, proprio lei che deve convivere ogni giorno con la sua goffaggine e sfortuna, deve supervisionare la specializzanda del primo anno.
La favorita della Wally.
Come se non bastasse, la sua vita sentimentale continua ad essere come un’altalena: alti e bassi.
Arthur è ormai diventato l’innominabile, l’uomo di cui non vuole sapere più nulla.
Claudio sembra essere ogni giorno più burbero e odioso, ma allo stesso tempo un’affascinante diavolo che non fa altro che tentare di portarla dalla sua parte.
In tutto questo deve imparare a tenere a freno la lingua e la fantasia, perché lei è specializzanda in medicina legale e non in polizia, come ci tiene a ricordarle costantemente Claudio.
Ma davvero Alice riuscirà a non farsi coinvolgere dal nuovo caso che capiterà loro tra le mani?
Un caso che fin da subito la coinvolgerà nel privato, che le piaccia o meno, visto che verrà ritrovato uno scheletro nel teatro dove fa le prove Cordelia.
Cordelia, la sua amica.
Cordelia, la sorella dell’innominabile.
Alice in segreto da Claudio e incoraggiata dall’ispettore Calligaris, inizierà a fare domande ai diversi protagonisti involontari di questa intricata e complessa vicenda che ha scosso diverse persone, tra cui proprio Cordelia.
A chi appartiene quello scheletro?
Da quanto tempo si trova nel teatro?
Perché Alice in un modo o nell’altro, sembra sempre essere coinvolta più del dovuto?


Stile, trama e personaggi.
(ENORMI SPOILER!).


Lo stile è scorrevole come sempre, anche se ci sono stati momenti leggermente lenti rispetto ai precedenti volumi.
Momenti che hanno inevitabilmente rallentato la lettura e mi hanno fatto storcere il naso.
Il caso poliziesco è interessante e coinvolgente e ancora una volta Alice si ritrova coinvolta più del dovuto nella vicenda.
Ribadisco che resta una delle componenti più belle di questi romanzi.
Vedere Alice alla prese da una parte con il suo lavoro da medico legale, dall’altra come una detective in prova.
In alcuni momenti è quasi surreale vedere Calligaris non arrabbiarsi mai, anzi, andare a cercare volutamente il suo parere, anche quando non è Alice ad andare da loro (la polizia).
Dopo il precedente volume speravo davvero di trovare i personaggi più maturi e invece no.
Cordelia se possibile da simpatica e svampita, inizia ad essere davvero invadente e irritante ai limiti dell’odioso.
Alice, più passano gli anni, più sembra regredire e diventare sempre più confusa e immatura.
In questo volume da un triangolo si passa direttamente ad un quadrato.
Se già mal sopporto i triangoli gestiti nel modo in cui è stato gestito fin’ora questo tra Arthur-Alice-Claudio.
In questo quarto volume l’autrice cerca di approfondire di più il personaggio di Einardi, e nel farlo ovviamente lo mette sulla strada di Alice.
Perché mi sono chiesta, perché!?
Possibile che ogni esemplare di uomo che si avvicina all’istituto per collaborare con loro, magicamente si invaghisce di Alice?
Possibile che lei ogni volta trova attraente e curioso ognuno di loro?
Alice in questo volume è ancora presa con il dolore per essersi lasciata con Arthur, allo stesso tempo però continua a pensare a Claudio.
Durante la lettura speravo che iniziasse a stare un po’ da sola, non è possibile che alla sua età non sia in grado di stare per qualche tempo da sola per mettere chiarezza nella sua vita.
Per imparare a stare bene da sola.
Per quanto non incoraggi mai Einardi, allo stesso tempo non lo scoraggia più di tanto.
Venendosi a creare una situazione abbastanza ridicola.
Soprattutto quando decide di partire per un weekend con Einardi, così, da un giorno all’altro.
Per poi rendersi conto che lui travisa di molto.
In tutto questo Claudio le farà comprendere in modo un po’ contorto a volte, che davvero prova qualcosa per lei.
Alice invece di cercare di comprendere che Claudio ha effettivamente subito un trauma sentimentale forte da giovane.
Invece di cercare di andare di più a fondo nella questione e quindi farsi un po’ avanti lei.
Lei resta ferma ad aspettare che siano sempre gli altri a fare la prima mossa.
Alice e Claudio hanno una visione diversa dell’amore, ma è chiaro che Claudio ha problemi a relazionarsi.
E Alice sa anche il motivo, visto che Beatrice tempo prima le ha rivelato di essere lei la causa del suo cuore spezzato.
Alice pian piano sta diventando veramente irritante per quanto riguarda la sua vita privata, anche superficiale su temi importanti.
Claudio non ne esce bene nemmeno lui, nonostante si possano comprendere i suoi traumi.
A volte se ne esce con certe affermazioni veramente disgustose.
Senza contare che ritorna nuovamente Arthur!
Seriamente, non riesco a comprendere dove l’autrice voglia andare a parare con la parte romance della storia.
È un vero peccato, perché se la parte medical poliziesca resta sempre incalzante e curiosa, la parte romance peggiora sempre di più.
.
Infine, più proseguo con le vicende di Alice Allevi, più mi rendo conto che questo è veramente uno dei rari casi per quanto riguarda il mio personale gusto, dove preferisco decisamente la serie tv.
Ad ogni volume mi rendo conto che i personaggi nella serie tv sono maturi.
Sono personaggi con l’intelligenza e maturità adatta all’età che hanno.
Mentre nei romanzi alcuni personaggi sono di un’immaturità incredibile.
Alice nella serie tv è una donna matura, una donna che tiene testa sia a Claudio sia ad Arthur.
Alice non si fa mettere i piedi in testa, e soprattutto inizia a rendersi conto che la situazione con Arthur è insostenibile.
Nei romanzi sembra uno zerbino.
.
Voto: 3/5″